27 dicembre 2011

'N ber post su Renata Porverini, ahò [uscito in edicola con il Mucchio]


Renata Polverini è la presidente del Lazio. Se non la conoscete, è la regione grande in mezzo all'Italia.

Diciamoci la verità, senza Floris che la invitava a Ballarò una volta sì e quell’altra anche, non avreste nemmeno saputo chi fosse. Certo, anche essere a capo di un sindacato inesistente ha influito.

Scheletri nell’armadio: Veltroni la stimava al punto da volerla candidare nel PD.

Perché un pezzo sulla Polverini? Semplice, non ha alle spalle l’apparato intimidatorio di Formigoni.

Quella vittoria giustificò i soldi spesi da Mons. Bertone per diventare ventriloquo.

Presidente giovane, amministratrice lungimirante, personaggio politico di rinnovamento: ehi, è facile trovare definizioni che non c’entrano un cazzo con la Polverini!

L’elezione della Polverini può anche esser spiegata come una risposta dell’elettorato al particolare clima esterno che si viveva nel Paese in quei giorni, come la polemica riguardante l’esclusione delle liste PDL del Lazio perché presentate in ritardo. O lo scoprirsi governati da un presidente frocio.

Tra i più convinti sostenitori di Renata Polverini è necessario ricordare Gianfranco Fini, dal quale ha ereditato lungimiranza politica, carnagione olivastra e un fastidiosissimo prurito alle palle.


--------------------------------------------------------------

Continua a leggere tutto gratuitamente senza comprare l'arretrato del Mucchio, cliccando qui: http://www.umoremaligno.it/2011/12/polverini-eri/


--------------------------------------------------------------



Inoltre, siccome la redazione di Umore Maligno ama particolarmente il gratis, eccovi la migliore strenna natalizia del 2011: il primo libro di Umore Maligno in edizione completamente gratuita!



[la copertina è stata realizzata in esclusiva per UM da Elvira Gerardi,
di gran lunga la migliore grafica italiana]





Mezzo centinaio di pagine di satira razzista, maschilista, antisemita, blasfema e coprolalica. Ma ci sono anche delle cose brutte.


Il libro può essere scaricato in versione integrale e completamente gratuita a questo link.

Se poi, per motivazioni che non riusciamo ad immaginare e delle quali preferiamo rimanere all'oscuro, desideraste stringerlo fra le mani in foggia di volume, potete ordinarlo utilizzando il servizio Lulu a quest’altro link.

Il prezzo è di euri 8.00 a copia, IVA e spese di spedizione escluse, 3.58 dei quali finiranno nei capaci forzieri di Umore Maligno e saranno utilizzati per mercimoni sessuali e acquisto di droghe (la redazione suggerisce naturalmente la soluzione a scrocco).

Se infine volete la collector's edition firmata dagli autori e intrisa di sangue sacrificale di neonato, sapete cosa fare.





19 dicembre 2011

I 10 indizi dai quali riconoscere l'intenditore di vini di 'sto grandissimo cazzo


1) Regola prima e che basterebbe da sola: è quello che al ristorante chiede gli venga portata la carta dei vini.

2) Disprezzo per il Chianti, perché siccome il mercato ha saturato di chianti di scarsa qualità gli scaffali delle COOP, nella sua testa di dimensioni ridotte "Chianti = del popolo = nessun Chianti è buono". Lasciamo questi soggetti a bersi il Montepulciano d'Abruzzo con la fiorentina e stappiamoci il nostro buon Chianti, che passa tutto.

3) Crede che col pesce non si possa bere vino rosso.

4) Parallelamente, crede che con la carne non si possa bere vino bianco.

5) Unendo la regola 3) e 4), è giunto a pensare che i vini rosati siano robaccia mista che non sta bene con nulla.


6) Sceglie le bottiglie in base al prezzo. ("Se costa di più, dev'essere più buono").


7) S'intende anche di vini spumanti, salvo poi commettere imbarazzanti errori nel commentare le foto di talune fichette locali:



8) Il Brunello di Montalcino è il vino migliore del mondo, anche se è del 2002, AKA la peggiore annata da 15 anni a questa parte.

9) Non dico capiti spesso, ma la sottospecie meno evoluta dell'intenditore de noartri è capace anche di errori grossolani quali lo stappare un novello dell'anno precedente (era rimasto lì e oramai gli dispiaceva buttarlo).

10) In ultimo, mediamente è un accattone che vuol darsi arie, quindi è probabile che dica al cameriere "Uhm, magari potrei prendere un [VINO_COSTOSO]... anzi, no, stasera credo di essere più propenso per un [VINO_PIU'_ECONOMICO_DELLA_CARTA]."

12 dicembre 2011

I 10 indizi dai quali riconoscere la fica di legno contemporanea






1) La sua borsa è una Louis Vitton. Dice "ma oramai ce l'hanno tutte". Forse è vero, ma non tutte la portano in giro anche quando indossano leggings e infradito.

2) Telefono cellulare: rigorosamente uno smartphone, rigorosamente non un iPhone perché "è complicato" anche se in realtà l'iPhone è il tipico esempio di telefono per mongoloidi, rigorosamente usato unicamente per telefonare e stare su Facebook.
CASO PARTICOLARE: Blackberry, se vogliono fare le "donne in carriera".

3) Profilo Facebook con privacy pubblica, sul quale pubblicare centinaia di foto delle "fighissime" serate con le amiche, nelle quali la metà delle pose sono con un bicchiere di qualche drink alla moda in mano, l'altra metà sono baci & abbracci con le suddette amiche, con un sottotesto lesbo ammiccante che però comunica erotismo quanto la sedia rotta sulla quale ammucchio le pratiche.

4) COROLLARIO AL PUNTO PRECEDENTE: Ovviamente la fica di legno si lamenterà che tutti vadano a curiosare le sue foto su Facebook, ignorando, ma più spesso fingendo di ignorare, che può renderle private.

5) Venerazione per Audrey Hepburn. Ora, su questo punto vorrei essere chiaro: ci sono ALCUNE donne - io direi circa l'1% sul totale, eh - che possono effettivamente permettersi di avere tra i loro miti Audrey, indossare magliette con la sua effige, mettersela come profile pic di Facebook, insomma fare tutte queste cose che suggeriscono al maschio "io sono come Lei". Ma TU non sei tra queste.

6) Quanto alle calzature, ammesse solo decolleteè dal tacco 12 in su, non importa se sono alte un metro e cinquanta per 70 chili e sembrano quindi delle foche monache in equilibrio sui trampoli.

7) La fica di legno è sempre aggiornatissima su quali siano i drink in voga che BISOGNA bere per stare al passo. Ti guarda male se non prendi lo Spritz, ma è la stessa che dieci anni fa ti dava del contadino quando ordinavi un prosecco coll'Aperol.

8) Gusti televisivi: chettelodicoaffare? Adorazione perpetua e immedesimazione fanatica in Sex & The City, peccato solo che:
- non abiti a Manhattan, ma tra Busto Garolfo e Castellanza
- non fai l'avvocato o la promoter o la gallerista, ma la commessa da Zara
- particolare più importante di tutti, se provi a berti un Cosmopolitan, la bevanda d'ordinanza di Carrie Bradshaw, ti vengono le forze di stomaco per quattro giorni

9) Sulle automobili c'è un'apparente varietà, ma in realtà sono solo marche e modelli diversi della stessa vettura. Comunque: Smart (scelta preferibile), FIAT 500 (forse anche meglio della Smart), LanciaY, Ford Ka, Nissan Micra (scelta sconsigliata). Se e solo se si è fiche di legno di rango elevato, si può optare per l'oggetto proibito, la Mini Cooper.
CASO PARTICOLARE: la fica di legno avvocatessa girerà al 100% con una Mercedes Classe A.

10) Interessi culturali. Be', qui servirebbe un post a parte. Si va dal non perdersi una puntata di qualunque trasmissione della De' Filippi salvo poi dichiarare in pubblico che "lo guardo solo perché mi fanno ridere i cafoni che ci partecipano", all'autocostrizione circa la visione di film tipo "The tree of life" perché "mi hanno detto che è bellissimo". Si passa dalla lettura di Fabio Volo al citare con nonchalance delle frasi a cazzo di Oscar Wilde* sul proprio profilo facebook. Dall'attaccamento morboso al Grande Fratello a insomma ci siamo capiti.



*per voi tutti che amate tanto citare Oscar Wilde anche dentro al cesso di un Autogrill, che sembra lo abbiate conosciuto di persona: sapete che Wilde ODIAVA gli aforismi e le citazioni? Ecco, ora lo sapete, Cristo. Che sega.





05 dicembre 2011

E' bello vedere che il popolo viola, anticasta e compagnia sbroccotronica sono dei veri democratici


Stamattina oggi pomeriggio e fuori dall'orario di lavoro stavo navigando su Facebook in cerca di sedicenni con la privacy delle foto impostata su "pubblico", quando mi sono imbattuto nell'ennesima pagina che si scaglia contro la classe politica che sono tutti uguali sbroc sbroc è tutto un magna magna sbroc tutti a casa togliamo lo stipendio unabomba sottoil parlamneto!!!!11!!!1!!! sbroc sbroc sbroc sbroc: PIOVE GOVERNO LADRO !-Satira anti-casta

Carico della mia famosa mancanza di pregiudizi, sono entrato per gustarmi qualche sagace battuta sull'attuale situazione politica, imbattendomi in questo:



Oh-oh. Lo sento. E' il Tarlo del Buon Gusto. E sta rodendo, il piccolo bastardo, sta rodendo parecchio.
"No, dai, smettila, non fare così, non è il momento..."
cerco di spiegargli
"non è poi così male questa battuta, dai, calmati, passiamoci sopra, che ti importa..."
Ma non vuole sentire ragioni:
"Poche storie amico. Se non scrivi subito quello che pensi di questa battuta di merda io rodo fino a sfondarti il cervello, è chiaro?"

E' chiaro.


Come temevo, però, la reazione dell'admin della pagina non tarda a giungere. Vedo la notifica in alto a sinistra e mi appresto a leggere la risposta al mio commento, ma sono in fondo sereno, persone sicuramente democratiche e civili come quelle che si schierano contro la casta dei politici ladri non avranno di certo brutte parole nei mie confronti:


Ahi ahi, sembra che ancora una volta io abbia sopravvalutato l'intelligenza del mio interlocutore. Ma io volevo solo fare una scherzosa critica, non era mi intenzione litigare! Vediamo se riesco a rasserenare gli animi con una simpatica battuta in stile grammar-nazi:


Purtroppo, però, non ottengo il risultato sperato:


Non mi arrendo: tengo la mia linea di ferma e innocua simpatica burlesca, chiedendo tra l'altro lumi su questo strano soprannome dal suono napoletano che mi senti affibbiare - fosse mai un complimento che non colgo, chi lo sa?


La risposta è però anche in questo caso molto piccata:


Ops, mi sa che ho toppato. Avrei dovuto sapere, da grande conoscitore dello scibile umano quale l'admin sembra ritenermi, che Sciosciammocca è stato un personaggio di Totò. Ripasso velocemente su Wikipedia e rispondo a modo:


Durante la mia assenza, però, l'admin si è anche premurato di moralizzarmi con la solita salmodia del PD che non è di sinistra e non difende i barboni e non sa fare un cazzo e sbroc sbroc:


Come se non bastasse, ci si mette anche una sua seguace a dirmi come dovrei comportarmi:


Per cercare di non passare da fesso totale, cerco di tenere botta almeno con lei, giocandomi ancora una volta la carta della guasconaggine, chissà che non trovi in questa Margot (tra l'altro: che nome da troia) un'insperata alleata..?


Ma quest'ennesima mancanza di rispetto è troppo per l'admin, che decide per una soluzione pacata, pacifica e democratica come risposta alle mie critiche:





Ecco.

Avete letto?

Bene.

E ora, immaginatevi di avere al Governo questa grandissima testa di cazzo dell'admin, che vuole abbattere la casta, bruciare i politici e largo ai giovani e rinnovamento sbroc sbroc sbroc e poi non riesce a gestire una velata critica alla sua battuta di merda.

Immaginatevelo mentre conferisce con la Merkel, immaginatevelo mentre concerta le manovre coi sindacati, mentre presenta un DDL al Consiglio dei Ministri, mentre riferisce in Parlamento.

Immaginato?

Ecco.