Nel riquadro sopra, io che mantengo la calma
Stai in fila al supermercato e la signora davanti a te deve parlare di qualche pettegolezzo con la cassiera, oppure il POS non le legge la carta, oppure discutono se i buoni pasto del suo stramaledetto marito bancario siano validi o meno, oppure pretende il resto di un assegno da mille euro, insomma ti fa perdere mezz’ora.
Arriva la bolletta della TIM e c’è una voce tipo 657.88 € da pagare, e non sai cosa è, chiedi che cos’è al 4916 e ti spiegano che è “una voce di giro che recupererà a fine contratto” (???)
Devi andare alle Poste, ed è l’ultimo giorno utile per qualunque cosa tu debba fare, ed è sempre il giorno delle pensioni (che stai pagando coi tuoi contributi, peraltro, mentre tu non la vedrai mai).
Chiami il 187 perché Alice funziona male (avrà le mestruazioni?), prima aspetti mezz’ora con la musichetta che induce al suicidio (ce l’hanno messa apposta), poi le inutili offerte promozionali, poi ti elencano 10.000 opzioni per parlare con le segreterie, ovviamente nessuna corrisponde al tuo problema ed ovviamente quella per parlare con l’essere umano è sempre l’ultima opzione
Ah. Dopo un’attesa di mezz’ora perché “le linee sono congestionate” (ho chiamato all’una di notte una volta: “linee congestionate”), parli con l’operatore, al 99.99% è un coglione con la terza media (anche se fosse un fisico nucleare non farebbe differenza) che è sempre assunto da un giorno e che siccome ha un contratto a progetto da 300 euro al mese se ne frega dei tuoi problemi (giusto). Dopo che tu lo hai convinto che lui non ha idea di come aiutarti, dice “le posso passare l’assistenza tecnica, questo è solo il servizio clienti”. Ma dico io, vi chiamo per risolvere un problema, mica perché cerco amici con cui parlare, perché non risponde direttamente il tecnico o almeno non mi date il suo numero diretto?!
Il tizio davanti a te al bancomat che si mette a ritirare gli estratti conto di tutta la sua vita, eventuali reincarnazioni comprese se è induista.
Il distributore automatico di bibite/caffè/dolciumi/preservativi che non prende le tue uniche cinque euro, e non hai spicci, e sono le tre di notte e non c’è anima vivente per cambiare i soldi, e anche se alla fine te li prende verrà fuori che non dà resto e/o che il prodotto che volevi è esaurito e la spia di esaurimento era fuori servizio.
Digiti www.google.com e ti fanno quel dannato redirect al punto it, perché, perché?! Voglio il punto com, il punto com, il fottutissimo punto com, non sono mica deficiente, me ne frego del vostro dannatissimo redirect for idiots!
Il vecchietto con la Ritmo o automobile FIAT equipollente che va a 30 all’ora davanti a te, ovvero cosa provava Schumacher quando era dietro la safety car.
Ti arriva l’SMS dal quale dipende la tua intera esistenza ed il telefonino si scarica prima che tu lo possa leggere.
Vai su di un forum per cercare una cosa dopodiché non ci andrai mai più e ti costringono a registrarti, inserisci il nick ed è già preso, inserisci la password ed è troppo lunga, rifai ed è troppo corta, rifai e deve contenere un numero, rifai e non può contenere caratteri speciali, quando alla fine (dopo due ore) riesci, la connessione è timeouttata e devi rifare tutto daccappo e bestemmi in ostrogoto, quando alla fine riesci ancora vogliono la tua mail per mandarti la chiave di attivazione, ma dannazione, possibile che solo sul mio forum siamo riusciti ad inventare una procedura che non ti costringe ad avere un cazzo di indirizzo mail libero da spam per iscriverti ovunque?! E su!
Devi uscire con una e cerchi la tua maglietta/camicia/giacca preferita, viene fuori sempre che tua madre l’ha appena lavata / spedita in tintoria / rovinata con la candeggina / regalata alla maledettissima Operazione Mato Grosso / bruciata per disinfestazione / distrutta in una reazione con dell’antimateria.
La macchina che è in fila davanti a te al parcheggio a pagamento che occuperà sempre l’ultimo posto libero (ovviamente il parcheggio è coperto e fuori piove stile foresta amazzonica nel mese dei monsoni, anche se in Amazzonia i monsoni non ci sono).
Le mail che ti intasano la casella di posta e che ti offrono il viagra, 900 chili per dieci dollari, un affarone, ma accidenti, se uno ha bisogno del viagra nel 2009 vuol dire è nato minimo minimo nel ’45, ma anche prima, ergo non credo usi internet, e comunque se lo usa sono uno 0.01%, ma dico io, almeno se dovete usare lo spam, possa morire tra atroci sofferenze in questo istante il suo inventore, fatelo con la testa!
Alice che continua ad avere le mestruazioni proprio quando dall’accedere a internet dipende la tua vita.
uahahah! Sono giunta qui dal blog [sito] di Ganglio [ora prepuzio?]. Complimenti per il blog, tra un cazzeggio e l'altro due risate fanno sempre bene!
RispondiEliminaOra prepuzio, sì.
RispondiEliminaGrazie per i complimenti, qua si cerca di ridere un po' su tutto, anche su quello che fa piangere, incazzare, sclerare.