31 maggio 2010

Leggi un libro, e aiutaci a sconfiggere le foreste malvagie


Ultimamente ho poco tempo libero, davvero poco. Sapete com'è: il matrimonio prossimo venturo, il lavoro da sistemare prima del viaggio di nozze, dichiarare all'OCSE che non ho alcun potere.

E siccome il tempo mi manca da un bel po', inscatolonando i libri per il trasloco mi sono reso conto di averne acquistati, nel corso degli anni, ben più di quanti potessi leggerne.

Ora, potrei rimandarne la lettura a momenti più tranquilli della mia vita, oppure potrei tirare ad indovinarne il contenuto e sintetizzarlo in una frase allo scopo di ottenere il post di oggi.

O ancora, potrei postare la foto di una gnocca per tenere alto il numero di visite.

Purtroppo, non è il vostro giorno fortunato.


"Teatro" - Samuel Beckett
Beckett sfrutta abilmente la presenza di 'Aspettando Godot' all'interno di questa raccolta per far sorvolare il lettore sull'illeggibilità delle altre tre opere di cui si compone.

"Poesie" - Giuseppe Ungaretti
Tentativo dell'autore di dimostrare che la poesia ermetica ha un senso. Fallito.

"Attualità e futuro" - Enrico Berlinguer
Polpettone comunista che servirà solo a farmi incazzare ancora di più pensando al PD.

"La luna e i falò" - Cesare Pavese
Patetico tentativo di plagiare "Il vecchio e il mare" di Hemingway, ma con due soggetti più vivi.
Una foto di Hemingway.
Sì, come se sapeste che aspetto aveva, ahahah.


"Quo vadis?" - Henryk Sienkiewicz
Uno scrittore che dal nome appare abbastanza ebreo cerca di ingraziarsi il pubblico cattolico con uno smielato romanzo a lieto fine sul trionfo della nuova religione dell'Impero Romano.

"Ninna Nanna" - Chuck Palahniuk
Palahniuk ci dimostra come, dopo 'Fight Club', sia capace di venderci di tutto.

"Ragazzi di vita" - Pier Paolo Pasolini
In questo romanzo scritto postumo, Pasolini cerca di ricostruire gli eventi che portarono al suo omicidio da parte di uno dei ragazzi di borgata che descriveva nelle sue opere. See, come no.

"Piccoli uomini" - Louisa May Alcott
Vomitevole libro da educande. Così lo definii quando me lo regalarono, ad otto anni.

"Il dilemma euratlantico" - Giuseppe Vacca
Mattone di fantapolitica trovato in omaggio con 'L'Unità'. Meglio Clancy.

"Armand il vampiro", "Merrick la strega" e "Il vampiro Marius" - Anne Rice
I volumi che mi mancano per completare le 'Cronache dei vampiri', pregando dio che nel frattempo la puttana non ne abbia scritti altri, e, se fosse, non ditemelo.

"Harry Potter e il calice di fuoco" - Joanne Rowling
Una vecchia zia rimbambita regala ad un nipote di ventun anni un libro su di un mago adolescente con latenze gay. Il libro resta sulla scaffale e finisce in un post otto anni dopo.

"Il cerchio celtico" - Bjorn Larsson
Versione norvegese, mentecatta e sfortunata de "Il Codice da Vinci".

"Il Capitan Fracassa" - Téophile Gautier
Libro per ragazzi che siccome non sono più un ragazzo non leggerò.

"Un matrimonio felice" - Heinz Günther Konsalik
Konsalik celebra i benefici dello scambismo in un romanzo dal datato retrogusto wagneriano.

"Lo zahir" - Paulo Coelho
Il pluripremiato autore brasiliano si lancia nell'ennessima spudorata calata di braghe di fronte alla psiche femminile.

"La donna della domenica" - Carlo Fruttero & Franco Lucentini
Un'opera che ha dovuto attendere l'uscita di 'Parlami d'amore' di Muccino-Vangelista per essere spodestata dal trono di peggior romanzo a quattro mani di sempre.

"Oliver's Story" - Erich Segal
Sotto pseudonimo, Steven Seagal tenta un'improbabile carriera letteraria.

"La stanza del vescovo" - Piero Chiara
Una banale e scontata storia di violenze pedofile ad opera di un monsignore su un chierichetto undicenne.

"Michel Strogoff" - Jules Verne
Abbandonato il sogno di andare sulla Luna o al centro della Terra, un attempato Verne pensa alla pensione e ripiega su un romanzetto per fare cassa.

"Ivanhoe" - Sir Walter Scott
Schematico affresco della conquista normanna in Inghilterra, ma non divertente come in 'Medieval: Total War'.

"La ferita nell'essere" - Mario Luzi
L'unica vera ferita è quella nella mia coscienza, se ripenso ai soldi spesi per questa roba.

"Il ritorno del principe" - Saverio Lodato & Roberto Scarpinato
Considerazioni complottiste e grillesche sul perché le scie chimiche causano il signoraggio.


Attualmente, invece, sto leggendo

"La tomba di Alessandro" - Valerio Massimo Manfredi
Non pago dei soldi ricavati finora da libri, cattedre universitarie e trasmissioni per La7, il Professor Manfredi raschia il barile alessandrino con quest'opera di ricerca storica sulla vera sepoltura del famoso condottiero.


E mi propongo di rileggere, stavolta con più attenzione

"La Divina Commedia" - Dante Alighieri
Dante si cala un trip nel mezzo del cammino di un marciapiede di Amsterdam, con conseguenze tutte da ridere.



25 maggio 2010

Parlare male di Cloridrato di Sviluppina mi attirerà le simpatie di tutta la blogosfera


Mettiamo un ragazzo, un normale ragazzo del ceto medio, maschio bianco caucasico, con una bellezza magari un po' sopra la media ed un QI di 148: Sciuscia.
Mettiamo che un pomeriggio stia leggendo il suo blog preferito, ed a un certo punto, parlando di Cloridrato di Sviluppina, un cazzone qualunque, ma più precisamente Emix, il famigerato autore di Drink! (il primo blog videoludico ad aver sdoganato l'insulto a Super Mario Bros e la necrofilia tra consanguinei) scriva quanto segue:

"oh, cloridrato di sviluppina. Ogni tanto vado a scriverci qualche commento cazzone. Qualcuno mi spieghi cosa c'è di bello in quel blog, davvero, qualcuno lo faccia.
Anzi no, sarebbe tempo sprecato."

Mettiamo che lo Sciuscia di cui sopra abbia abbastanza tempo da perdere per scrivere un post, ma non così tanto da cercarsi da solo un'idea originale.
Mettiamo che si senta fico, come suo solito, solo quando parla male di qualcosa che piace a tutti
Mettiamo che bestemmiare gli Dèi è sempre eccitante.
Ed ecco bello e che servito il post di oggi.


Cloridrato di Sviluppina è il noto blog di umorismo cinico con dominio britannico, di proprietà di Livefast, ma sul quale scrivono a volte notissimi blogger del calibro di Chinaski, qdg, Fran, azael, ilpeggiore, Woland, il tizio autore di Magari Sul Tardi, Smeriglia, e tutta una serie di altre persone che non conosco e che quindi non sono famose, e la moglie di Livefast, Serendipity, che non ho capito se ha un suo blog che dovrei linkare, ma credo di no.

Cloridrato di Sviluppina è frequentato da tantissime persone, i commenti ad un post sono sempre più di trenta, i "mi piace" su FriendFeed (qualunque cosa questo significhi) sono sempre un sacco, il contatore delle visite tra un po' si blocca a 199.999, come il contachilometri della mia Punto.

Solo che io, sarà che sono ignorante, sarà che non colgo l'arte, sarà che l'obiettivo di questo post è parlare male di quel blog, giuro che ancora non ho capito il perché di tutto questo successo.

Il blog, per dichiarazione stessa del suo autore, deve oggligatoriamente pubblicare un post al giorno: già questo basterebbe a farmi dubitare fortissimamente della qualità del detto post. E infatti il post medio di Cloridrato di Sviluppina, quando va bene, è una riflessione ermetica di dieci righe sul senso della vita o della morte o del ferro da stiro di Livefast; se invece va male, è un non-post del tipo "Oggi volevo scrivere un post, però poi non c'era tempo, alla fine ho scritto questo".

A volte ci sono dei post carini con una provocazione insita, ma il più delle volte scadono nel bullismo o nello schema del mostrarsi alieni alle logiche di massa bestemmiando ad alta voce in chiesa (Quindi, una cosa divertente, ma per nulla sottile o originale. A meno che non lo si faccia col pene a mollo nell'acquasantiera.).

Poi, altra cosa che davvero non mi spiego, è come qualunque essere umano italiano che possieda un aborto di blog, fatta eccezione per me ed altri quattro stronzi, linki Cloridrato di Sviluppina. Voglio dire, io non lo so in base a cosa voi scegliate chi linkare, ma suppongo che ognuno abbia la proria regola. Per esempio, io linko solo chi mi linka a sua volta (vedi alla voce "puttana") e, nel contempo, abbia un blog che mi piaccia e che tratti argomenti simili ai miei: un modo per dire ai miei lettori "Ehi, se ti ho fatto ridere, forse anche quello stronzo di ed* potrebbe piacerti". L'unica eccezione la faccio per Faina, semplicemente perché ritengo il suo il miglior blog del Paese (ok, ok, tolto qdg), checché ne pensi lui, che ancora sta a farsi le seghe mentali sul decadimento di Chinaski. Che te ne fotte di Chinaski?! Puoi diventare TU Chinaski, sveglia! (Ok, ammetto che diventare una persona juventina non è allettante per nessuno).

Comunque, ecco, ognuno ha dei criteri per linkare. Quindi vorrei sapere con quale criterio migliaia di blogger ritengono doverso linkare Cloridrato di Sviluppina. Forse perché lo leggono tutti..? Ma che motivazione sarebbe?

Ho provato a pensare anche che, ehi, io lo seguo da nemmeno un anno: magari anni fa era il blog più cazzuto della facchin' blogosfera. Ma un blog che perde di mordente, non dovrebbe perdere anche lettori? Insomma, io quando non posto foto di fighe (=abbassamento della qualità del post) riscontro un calo negli accessi.

Un'altra spiegazione che avevo provato a darmi era quella del leccaculismo: magari Livefast è uno di quelli che legge i blog di mille persone lasciando quintali di commenti, allo scopo di ottenere una marchetta di ritorno. Insomma, come faccio io. Invece, niente, un autore modello, irreprensibile, non mi è mai capitato di trovare traccia del link "Livefast" in nessun luogo del uebbe che non sia il suo blog.

Ultima ipotesi, ed è l'unica che allo stato attuale dell'arte mi risulta praticabile, è una questione di conoscenze. Insomma, Livefast pare essere in ottimi rapporti con grossi nomi del mondo dei blog, come detto all'inizio: vuoi vedere che magari sono amici di persona? E da qui, la pubblicità, che come tre governi Berlusconi ci hanno dimostrato è capace di tutto.


A chiudere, per dovere di onestà, le cose positive di Cloridrato di Sviluppina:
- ha una grafica semplice e gradevole
- a volte ci scrive qgd
- quando ci scrivono Chinaski e Smeriglia, si ha l'opportunitàdi commentare un loro post, cosa che lor signori non ci consentono nei rispettivi blog, e che ci permette di spammare il nostro indirizzo in zona di alta visibilità
- la vicende di Livefast e Serendipity sono divertenti, anche se questo mi fa sentire terribilmente come un fan di "Casa Vianello"
- gli autori "ospiti" sono tutti bravissimi
- Livefast scrive bene ed è maniacale nella cura dell'ortografia

A ulteriore chiusura, risposte preventive ad obiezioni previste e prevedibili.

"Sciuscia, sei patetico, critichi un blog nel quale commenti sempre, sei addirittura in home page come terzo per numero di commenti totali"
Commento sempre perché ci passa molta gente, così spammo il mio blog, vedi sopra. E in home page viene riportato il link diretto al tuo blog, vuoi mettere?

"Ti dimostri il solito incoerente, ricordo chiaramente di averti sentito parlare bene di Sviluppina, addirittura dovresti averlo fatto anche nel tuo blog."
Solo gli imbecilli non cambiano mai idea. Ed io ho sempre fatto un vanto della mia incoerenza.

"Chi ti credi di essere per dire agli altri come possono o non possono gestire il loro blog e cosa devono scriverci?"
Guarda, avvocato dei miei grandissimi coglioni, che non ho mica chiesto la chiusura forzata di Cloridarto di Sviluppina o detto che odio Livefast ed i suoi colleghi. Semplicemente, mi sono interrogato sul perché dell'enorme successo di un prodotto che ritengo per nulla eccelso.

"La tua è tutta invidia"
Certo che lo è, mi pareva fosse chiaro: invidia per chi  a mio modo di vedere ottiene successo non meritandolo.

"Hai un bel coraggio a parlare, con questo blog di merda che ti ritrovi. Anonimo."
Non ti rispondo, tanto lo so che sei uno dei miei ammiratori che sta scherzando, ahah, burloni burloncelli :) !

"Sciuscia, sarai contattato dal mio avvocato. Livefast."
Parliamone. Ho una sorella bona.


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Sotto, nell'immagine slegata dal post di oggi, Megan Fox ci mostra come quei film di teenager americani dove una era cessa se solo aveva gli occhiali fossero tutti delle emerite cazzate:




21 maggio 2010

iStograncazzo

Avete a disposizione un ampio budget, vi annoiate, e la fica non corre il rischio di portarvi via tempo?
Eccovi i consigli per gli acquisti di Satira Sciusciesca sui gioielli tecnologici attualmente di punta tra quelli partoriti* da Steve Jobs.

*analmente



iPod
Ascolta le tue canzoni preferite in un formato strano, alternativo, e soprattutto che ne peggiora la qualità di campionamento, per soli 247 €.

Considera che una persona del livello intellettuale
di Macho Man Randy Savage è un utente iPod



iPod Nano
Come un iPod, ma con la soddisfazione di avere sempre con voi nel taschino un oggetto da 174 €.



iPod shuffle
Se sei così pezzo di merda da non poterti permettere nemmeno un oggetto da poveracci come un normale iPod, investi i tuoi ultimi 81 € in questo fermacapelli parlante.

Il sogno erotico di ogni Apple fanboy



iPod touch
Guardare è gratis, bimbo, toccare costa 379 €.



iPad
Se ti interessa un tablet computer che fa meno cose di un netbook, che non ha porte USB ne' lettori di schede, che non ha la fotocamera, che non va in multitasking e che non legge il Flash, con 637 € sarai accontentato.




iPhone
Non è un telefono, non è un palmare, non è una fotocamera, non è un'agenda elettronica... ma che cos'è? Non lo so, paga 599 € e non fare tante domande.




Mac Pro
3.000 € per la soddisfazione di avere un computer con Intel, ma pagandolo il doppio.



iMac
Dimostrare che la Apple pensa anche agli utenti ritardati vi costerà la misera somma di 1.502 €. 




Mac Book
La certezza del classico, la freschezza del rinnovamento, la sensazione di spendere 902 € per un portatile.



Mac Book Pro
Velocissimo, potentissimo, bellissimo, non adatto ai miopi, con i suoi 1.149 € per un 13 pollici.



Mac Book Air
Il Mac Book il cui nome ricorda l'aria, in una sorta di riferimento al cervello che scoreggia che vi servirà per spendere i 1.399 € del prezzo.

Steve Jobs ci mostra come il Mac Book Air
possa essere contenuto in una busta per lettere,
cosa che tra l'altro è anche l'unica motivazione
che potrebbe giustificare il suo acquisto.






(Qua sotto, dei buoni motivi per non essere un fan Apple)










(qua sotto, il vero obiettivo di questo post)
(esatto, mostrare gnocca)









(il fatto che delle modelle strafighe siano state pagate per impersonare delle Apple fan non significa che te la daranno solo perché possiedi un sacco di oggetti costosi davanti al cui nome c'è una "i", soprattutto se sei un nerd ciccione con una dieta a base di pizza davanti alla tastiera)


17 maggio 2010

Sciuscia: nota biografica (3)



Sciuscia, noto spogliarellista del litorale tirrenico e fisico atomico di grido, nasce a Cassano Magnago in un freddo pomeriggio di Luglio. Suo padre era Cesare Beccaria, sua madre la metafora di una moglie di Beccaria; anche per questo, la sua infanzia fu segnata da designazioni arbitrali discutibili.

All'età di sette anni dimostra subito un grande interesse per la letteratura, le arti figurative e la pornografia, con la sola esclusione delle prime due. I critici più severi sosterranno in seguito che proprio questi sue infantili passioni lo porteranno, in età adulta, a creare il suo capolavoro, la Prima Guerra Mondiale.

A tredici anni viene avviato agli studi classici: simbologia, occultismo, criptozoologia. Abbandonerà la scuola alberghiera al compimento della maggiore età, per dedicarsi alla sua vera passione: la cagliatura del latte.

Dai ventuno ai quarantaquattro anni si dipana tutta la sua attuale produzione artistica: Delitto E Castigo, I Miserabili, Anna Karenina, il David, la Vittoria Nike, i Bronzi di Riace, L’Ultima Cena, la Nascita di Venere, La Pietà, la Cattedrale di Reims, il Partenone, la Torre di Pisa, l'Ayers Rock, l’Oceano Indiano, il Virus Ebola e i Mondiali in Korea.

Allo scoccare dei suoi cinquant'anni, Sciuscia abbraccia lo Scintoismo, da cui prende subito le distanza con un suo personale scisma, il Fancazzismo. Ritornerà al suo credo iniziale, il Voodoo, solo dopo numerosi appelli di Papa Leone XIII e due lettere di San Paolo Apostolo ai Filippèsi.

A sessantasei anni suonati gli vengono attribuite, senza alcun motivo, tutte le più importanti scoperte del ventesimo secolo. Lui festeggia com’è ad uso, invitando gli amici ad una sobria cena: whisky, cocaina, peyote. E qui eravamo all'aperitivo!

Oggi, all’età di settantotto anni, Sciuscia è caduto in disgrazia da quando si è lasciato con la soubrette Manuela Arcuri, ma soprattutto in seguito allo scandalo sul crack della Lego. Preda della depressione, è dedito all'alcolismo, alla prostituzione ed alla religione cattolica. Ma non ha mai fatto uso di stupefacenti. O almeno, questo è quanto ha dichiarato il suo avvocato Niccolò Ghedini alla squadra antidroga di Milano. 




 Nell'immagine, la faccia che di solito fanno le donne
quando Sciuscia cerca di baciarle.





12 maggio 2010

Le interviste di Sciuscia: La Twiggy


La rete di marchette che uno come Sciuscia può vantare è assolutamente inimmaginabile da voi poveri ed ingrigiti impiegati che siete lì a cliccare nella speranza che qualche blogger dal sagace umorismo pungente risollevi la vostra triste giornata facendovi fare quattro risate.

Sciuscia è in grado di avvicinare i personaggi più in vista dello star system, le rock star più trasgressive, i politici più puttanieri.
 
Purtroppo, oggi intervisterò una stupida bionda (stupida perché è stupida, bionda perché è stupida) che si atteggia anche a blogger (Ahahah, ma chi vogliono prendere in giro, è risaputo che  i blog delle donne fanno cacare!): La Twiggy.

Eccovi quindi un'altra puntata di "Le interviste di Sciuscia", la rubrica nell'ambito della quale incontro V.I.P. di ogni sorta e sviscero la loro vita privata con le domande piccanti ed invasive che piacciono a voi, pubblico voyeur e gossip-dipendente che vuole fingersi alternativo e non interessato a vacuità e pettegolezzi.
 

SCIUSCIA: - Ciao Twiggy, e benvenuta al nostro appuntamento saltuario di approfondimento culturale e coprofagia. Sei particolarmente emozionata per il trovarti a parlare via mail con un mito come me, oppure non ti ho pagato abbastanza per fingere eccitazione..?

TWIGGY: - Quando ho visto la mail in cui mi proponevi l'intervista mi sono tutta emozionata: finalmente un po' di notorietà. Perché le interviste vanno un sacco di moda ultimamente, se non hai la tua non sei nessuno. E tutti sanno che io voglio essere dannatamente qualcuno. Venderei mia madre per un minuto di fama, detesto restare nell'ombra e porto sempre una torcia in borsetta. Per gli orgasmi: lo sanno tutti che le bionde sono frigide. C’ho provato una volta a fingere, che l'avevo visto fare una volta in una commedia al cinema. Mi hanno buttato fuori dalla sala...

SCIUSCIA: - Prima, nel camerino, dopo avermi passato la tangente per questa marchetta, mi dicevi che il tuo nome è Federica. Un'incredibile coincidenza, non trovi?! Anche la mia ex si chiamava così! Sono sempre stato attratto dalla donne col vostro nome. Secondo me nel nome "Federica" c'è una sonorità erotica che suggerice un turgido mondo di passione inesplorata prondo ad espolodere se messo in mani sapienti ed avvezze al piacere. Me lo confermi? Che sono uno povero illuso pervertito, intendo.

TWIGGY: - Ehm…no guarda. Io non mi chiamo Federica. Io sono la Twiggy. Le domande le devi fare a me. Non alla tua mano destra!

SCIUSCIA: - Guarda che la mia mano destra si chiama Manola. E quella sinistra Veronica. La mano bionica, per chi non l'ha capita. A questo punto ho perso il filo. Fatti una domanda e datti una riposta?

TWIGGY: - In effetti avrei un sacco di domande da farmi. Ma non so se posso prendere in considerazione le risposte. Sono una femmina. Sono inaffidabile. Voglio dire, tu ti fideresti dei consigli di una bionda!? Dai, per cortesia...

SCIUSCIA: - Parliamo dei tuoi progetti per il futuro. Leggo sul tuo blog e su quello del tuo ragazzo che c'è un matrimonio in vista. Come prossimo futuro marito, ti chiedo: ti sei finalmente resa conto, da donna, che il matrimonio è un bellissimo sogno rosa FINCHE' NON COMINCI AD ORGANIZZARLO PER DAVVERO?!

TWIGGY: - Ma io lo sto organizzando per davvero! Mi sono abbonata a Vogue Sposa! Qualcosa di prestato, qualcosa di nuovo e qualcosa di vecchio. Vediamo. Mi farò prestare gli orecchini col diamante da mia madre. Tanto si sa. Io non restituisco mai niente. Non avrà certo la scortesia di interrompere il mio idillio amoroso da luna di miele per chiedermeli indietro? Poi. Qualcosa di nuovo. Certo! Il vestito. Ti sembro una che si prende l'abito da sposa di seconda mano? Certo. Lo farei se mi sposassi a Las Vegas. In quel caso lui dovrebbe vestirsi da Elvis. E dovrei per forza sbronzarmi. Che tanto poi in Italia il matrimonio non vale. Comunque. Questo è un altro discorso. Dicevamo? Ah si. Qualcosa di vecchio. Indubbiamente il marito! Anche perché se va avanti così perderà 10 anni di vita fino al giorno del fatidico "sì"…. 

SCIUSCIA: - Vedo che hai centrato il punto: il matrimonio è devastante per il marito. L'uomo, avendo una mente razionale, si rende conto di quanto titanica sia l'impresa organizzativa in cui la coppia si è andata a cacciare, e dà via di testa. Quanto agli anni di vita persi, i miei sono così tanti che ho dovuto chiederne un paio in prestito ad Andreotti. Ma nel caso tu stessi leggendo, Amore, tranquilla: sono tutte cazzate che dico per fare il blogger figo e maschilista.
Ed ora, parliamo di politica: quali sono le idee della Twiggy?  

TWIGGY: - Mi costringi a pensare. Mi verrà un gran mal di testa. Politica? Mi pare che significhi amministrare i beni comuni per il bene di tutti o una roba del genere, me l'hanno insegnato a scuola. No, io durante le lezioni scarabocchiavo la smemo incorniciando di cuoricini il nome del figo di turno. Ma c'avevo la compagna di banco secchiona che mi passava i compiti, e in cambio io le presentavo quelli dell’ultimo anno. Ok, era cessa e non se la filava comunque nessuno, ma questo è un altro discorso. Dicevamo: qua coi tempi che corrono il significato è miserabilmente slittato su amministrare i beni comuni per farsi i cazzi propri. Chiamali scemi! Potrei fare pure io l'europarlamentare. Ma non c'ho i requisiti. Cioè. Prima mi servirebbero un paio di tette nuove...

SCIUSCIA: - Un paio di tette nuove, o sapere come fare i pompini a un miliardario settantenne. Senza viagra.
Passiamo allo sport. Ti interessi a qualcosa in particolare, o sei una di quelle donne che fingono di tifare per una squadra di calcio per essere più "del popolo", come la Ferilli?

TWIGGY: - Ma certo che no! Io non voglio essere più "del popolo". Cioè. Inizi col tifare una squadra e come niente ti ritrovi a comprare le borsette da Carpisa. Il massimo dell'attività fisica che mi concedo ultimamente sono i video di pilates su youtube. Al momento mi limito a guardarli. Forse un domani inizierò anche a fare gli esercizi.

SCIUSCIA: - Ah, bene. Hai qualche consiglio da dare alle nostre lettrici per evitare, l'estate a venire, il lieve e fastidioso inestetismo del culo che esce di sei volte dagli slip dello scorso anno?

TWIGGY: - Un'affettatrice. Ma se la vista del sangue vi da noia potete sempre optare per portarvi in spiaggia un'amica molto più brutta e grassa di voi. Dove la trovate una più racchia di voi? Ma su facebook naturalmente! Vi ricordate di quando avevate 12 anni e il figo della classe non sospettava nemmeno della vostra esistenza, troppo preso a sbavare dietro a quella bonazza della III B? Ecco. Probabilmente lei adesso ha 120 kg, 3 figli e 2 divorzi sul curriculum. Quindi chiedetele l'amicizia e portatevi quella cozza al mare. E se invece siete voi una di quelle tante della III B... be', questo è quello che vi meritate!

SCIUSCIA: - Mi sembra di intuire che anche tu, come me, hai avuto un'adolescenza dura. Io ho frequentato una scuola di provincia dove la vita coi compagni era durissima: bullismo, risse, accoltellamenti, stupri. E questa era solo l'ora di Italiano! Tutto ciò ci porta alla prossima domanda: faresti mai sesso per soldi? Prima che mi rigiri la domanda, ti dico subito che io lo farei, ma solo se mi facessero un buon prezzo.

TWIGGY: - Ma per chi mi hai preso? Non svenderei mai il mio pudore al miglior offerente! Piuttosto faccio la pappona. Oggi si chiamano agenti. Quanto prenderanno, il 25%, il 30%? Solo clientela di lusso, che c'ho una reputazione da difendere. E poi come magnaccia sarei buona: le picchierei solo quando se lo meritano per davvero. E comunque la grande verità è che al giorno d'oggi non vale la pena darla via per soldi. Che senso ha concedersi per una manciata di banconote ad un vecchio derelitto per un'oretta scarsa quando puoi incastrarlo con un matrimonio vantaggioso (per te)? 

SCIUSCIA: - Il matrimonio! Come hai costretto il buon Charlie a sposarti? Voglio dire, per quanto figa (sulla fiducia)  tu possa essere ora che hai trent'anni, a quaranta sarai piacente se ti sarai matenuta bene, a cinquanta sarai una bella signora di mezza età, e da lì in poi sarà tutto uno sprofondare sempre più nel baratro, passando per gli stadi "donna cadente", "vecchia babbiona" e "rudere inagibile", per giungere a quello finale di "notte dei morti viventi". Il tutto sommato alla menopausa ed ai consguenti calo del desiderio, secchezza vaginale e quant'altro. Charlie, invece, acquisterà sempre di più il fascino dell'uomo maturo, e finanche a sessant'anni potrebbe ancora attrarre ventenni stanche dei coetanei imbranati, e quando si arriva ai settanta, se ancora c'è ancora la possibilità, ma non più la prestanza, si va di Viagra. Quanto a me, è un discorso diverso: io mi sposo per ottenere la cittadinanza italiana. 

TWIGGY: - Quando a 60 anni farò la casalinga disperata, impeccabile nel mio tailleur di Chanel, sempre col mio Martini in mano anche alle 10 del mattino e il mio passatempo preferito sarà farmi mandare a fanculo dal mio unico figlio maschio che si drogherà, be', a quel punto il buon Charlie avrà all'attivo ben 30 anni di smaronamenti da parte di una femmina. Il che mi fa pensare che solo l'idea di trovarsene un'altra gli farà salire il vomito. Voglio dire, siamo tutte uguali. E una donna che non rompa le scatole per un'inezia qualsiasi io non l’ho mai trovata. Ed è proprio così che l'ho convinto a sposarmi: tutte le donne rompono i coglioni, sia le belle che le cesse... a questo punto, almeno trovatela figa. Ed io modestamente... Poi, certo, prevenire è meglio che curare. Per cui, ad esempio, sto portando degli argomenti più che convincenti per evitare che si compri la Z4, classica auto usata dal marpione di mezza età per andare a sciacquette. E se la sottile arte della retorica non sortirà effetti, sono sicura che capirà di certo il linguaggio delle sberle. Il mezzo di comunicazione primordiale che tutti gli uomini conoscono...

SCIUSCIA: - Credo che siamo alla fine, Twiggy, i dati Auditel ci dicono che il pubblico di Satira Sciusciesca sopporta male più di dieci domande, e in ogni caso dalla sesta in là fa zapping tra noi e YouPorn. Saluta i nostri lettori in endecasillabi sciolti, oppure scegli l'opzione di riserva (andare affanculo). 

TWIGGY: - Avrei potuto stupirti con un sonetto composto da me per l'occasione. Sul momento. Ma tu non apprezzi l'arte. Quindi, mio malgrado, me ne vado. Non serve che m'accompagni. La strada (per andare a fanculo) la conosco.
Alla prossima!

SCIUSCIA: - Sai, per un attimo, avevo pensato di risparmiarti l'umiliazione derivante dal rivelare ai lettori che un sonetto non può essere in versi sciolti. Bionde.








07 maggio 2010

Sono tornati di moda i supereroi Marvel, e non si dica che Sciuscia non cavalca l'onda




"Da un grande potere derivano grandi responsabilità"
L’Uomo Ragno, di Stan Lee

"Mi avvalgo della facoltà di non rispondere"
On. Silvio Berlusconi,
Presidente del Consiglio




Morso da un ragno divenuto radioattivo dopo essere stato esposto all'alito di Giuliano Ferrara, lo studente nerd e con problemi di piorrea Peter Parker ha acquisito forza ed agilità proporzionali a quelle di un aracnide (nonché alla massa inerziale di Ferrara). Armato dei formidabili lancia-ragnatele di sua invenzione, uniti ad un proverbiale "senso di ragno" che lo avverte quando il ciclo mestruale della sua ragazza è prossimo, questo riluttante supereroe è intento a combattere il crimine nella sua calzamaglia rossa e blu D&G, oltre che a mantenere una parvenza di normalità nella sua vita e a far scudare i capitali esteri del Daily Bugle entro la fine del mese.

Satira Sciusciesca è lieta di presentarvi



--- LO STUPEFACENTE UOMO RAGNO ---



Primo episodio: L'attacco di Electro

Electro, un presentatore RAI a là Carlo Conti che ha acquistato la capacità di ricaricare il suo Braun Silk Epil col pene dopo aver condotto "I fatti vostri", cerca di rapinare la filiale newyorkese di Banca Mediolanum.
Peter Parker, avvertito in tempo dai Fantastici Quattro (Massimo Lopez, Anna Marchesini, Tullio Solenghi e Massimo Lopez), ma soprattutto preoccupato per il suo mutuo a tasso variabile convertibile in pacchetti di Tremonti-bond, non tarda ad intervenire nei panni dell’Uomo Ragno. Lo scontro sembra volgere in favore di Electro, quand’ecco che De' Benedetti dà ordine a Sorgenia di staccargli la corrente per morosità cumulate.

ELECTRO (mostrando alla cassiera un sacchetto col simbolo del dollaro): - Riempilo, pupa!
UOMO RAGNO: - Non così in fretta, Electro! Dovrai prima spiegarmi dove hai preso quel costume da supercriminale!
ELECTRO: - Maledetto Arrampicamuri! È impossibile ingannarti, vero?! Ti sei accorto che è a noleggio!



Secondo episodio: Mary Jane è stata rapita!

La fidanzata di Peter Parker, Mary Jane, (una transessuale ninfomane di Dobbiaco che si vanta di aver conosciuto un concorrente de "La Talpa") viene rapita dall'acerrimo nemico dell’Uomo Ragno, lo scienziato pazzo Miles Warren, alias Lo Sciacallo. Ovviamente l'Uomo Ragno interviene immediatamente non appena ha finito di giocare col videogame dell’Incredibile Hulk per Playstation 3.
Momenti di imbarazzo generale quando Warren viene catturato dall'F.B.I., che lo ha scambiato per I'll Sanchez Carlos, il terrorista internazionale noto con lo pseudonimo di Sciacallo, già in galera da diversi anni e condannato sei volte a morte in contumacia. Obama si affretta ad incolpare di tutto la disinformazione operata da Fox News.

UOMO RAGNO: - Warren, lurido bastardo! Prendi me al suo posto!
WARREN: - Ah ah! Scordatelo, patetico Uomo Ragno! La sottoporrò ad un esperimento genetico volto ad impiantarle la personalità di Federica Fontana!
UOMO RAGNO: - E anche il suo sedere?



Terzo episodio: Le fitte nebbie del mistero

Mysterio, un illusionista di Segrate col segreto hobby della prostituzione, utilizza la sua nebbia allucinogena per far credere all'Uomo Ragno di essere un ospite di Maria De' Filippi.
Ma visto che in quel momento il nostro eroe era già sotto trip da una mezz’ora buona, i due psicotropi non fanno altro che contrastarsi a vicenda, annichilendosi. Ad aiutare l’Uomo Ragno arriva il Dottor Strange, un ordinario di tossicologia de La Sapienza, e per Mysterio comincia a mettersi male. Il seguito nel prossimo episodio dal titolo "Marijuana, e i suoi mille usi."

MYSTERIO: - A me gli occhi, Uomo Ragno!
UOMO RAGNO: - Povero Mysterio, Casanova era molto più temibile di te!



Quarto episodio: La vendetta di Octopus

Il Dottor Otto Octavius, un ricercatore della Normale di Pisa con problemi di polipi alle corde vocali, si impianta quattro braccia cibernetiche sui fianchi e cerca di farsi assumere come maschera del Dio Ganesh nel fast food del Tempio di Nuova Dheli. Fallito il selettivo colloquio, il malvagio assume il nome di Dottor Octopus, e si vendica inserendosi nel network del Pentagono e prendendo il controllo delle testate nucleari, che programma per colpire l'India.
Peter Paker, mentre sta navigando su YouPorn, scarica involontariamente un virus nel sistema del Dipartimento Della Difesa Americano, scongiurando l'olocausto nucleare. Tornati in mani sicure, i missili possono ora essere lanciati contro un villaggio di pastori afghani.

PETER PARKER: - Come potete farlo?! L’Afghanistan non possiede nemmeno armi di distruzione di massa!
RUMSFELD: - Lo avevano detto anche dell’Iraq.



Quinto episodio: Il simbionte cattivo non muore mai

Venom era l'identità segreta di Eddie Brock, un giornalista psicopatico de Il Giornale che stava sul cazzo anche a colleghi come Nicholas Farrell; unitosi in simbiosi genetica con un costume di carnevale alieno, il mostro è stato ucciso anni fa dall'Uomo Ragno durante un festino a Villa Certosa. Ma in un Mc Donald’s di Sesto Fiorentino, nel tentativo di condire un Big Mac con la "salsa segreta", viene replicato alla perfezione il suo codice genetico, solo un po' più stronzo e con la voce di Vittorio Sgarbi.
Espletate le necessarie pratiche anagrafiche per la clonazione, il più terribile nemico dell'Uomo Ragno è di nuovo in circolazione!

VENOM: - Sei finito, Ragnetto! Domani Il Giornale titolerà a tutta pagina: "Deceduto Lo Stupefacente Uomo Ragno". Ahahahahah!
UOMO RAGNO: - Fottiti Venom. Io leggo solo Teletutto.



Sesto episodio: Cattive acque

Il super criminale Uomo Acqua, un rappresentante Rocchetta di Brindisi che perdendosi in un bicchier d’acqua ebbe la struttura molecolare mutata in C–brioblu–H2, minaccia di allungare la riserva di Barolo dello S.H.I.E.L.D. se non gli verranno consegnati dieci milioni di dollari in Buoni Ordinari del Tesoro dell'87 e la testa di Del Piero su un vassoio d'argento.
Nick Fury, il direttore esecutivo dello S.H.I.E.L.D., chiede aiuto all'Uomo Ragno, che diluendo adeguatamente l'Uomo Acqua dentro seimila galloni di Campari Rosso offre aperitivi a tutti i Vendicatori Della Costa Ovest.

UOMO ACQUA: - Ahahah! È il momento di fare un bagno, Uomo Ragno!
UOMO RAGNO: - Scordatelo, Uomo Acqua! L’ho già fatto il mese scorso!



Settimo episodio: L’Universo in gioco!

Il Dottor Destino riunisce alcuni tra i più temibili supercriminali della Galassia (come l'Uomo Sabbia, l'Avvoltoio, Tanhos di Titano, Davide Mengacci) e con questo formidabile esercito parte per dare battaglia ad Eternità, l'Incarnazione di Tutto Ciò che Esiste. Una volta sconfitto Eternità, Destino sarà il signore del Cosmo, ma tutti i super eroi della Terra si coalizzano contro di lui. Insomma, tutti meno uno, visto che l'Uomo Ragno ha di meglio da fare, come ad esempio truccare le primarie dello Stato della Florida.
Al suo posto, manda in missione Ragno Kid, suo emulo adolescenziale, ma gli altri eroi iniziano a sospettare l’inganno...

IRON MAN: - Sei per sette?
RAGNO KID: - Quarantadue!
DAREDEVIL: - Non può essere l'Uomo Ragno.



Ottavo episodio: Personalità magnetiche

Magneto, un piccolo imprenditore del bresciano con manie di grandezza, riesce a dotarsi della calamita più grande del Mondo, e la usa per scippare gli spiccioli ai ragazzini all'uscita dalle scuole.
I pusher della zona, indignati per questa concorrenza sleale, si rivolgono all'Uomo Ragno, che affronta Magneto con l'aiuto degli storici nemici del criminale, gli X-Men .

MAGNETO: - Allora, X-Men, pare che adesso sia io a comandare!
WOLVERINE: - Magneto, piantala con quella storia.
CICLOPE: - Ben detto, Wolvie. La skunka era nostra, e facciamo fumare chi ci pare.



Nono episodio: La collera degli Dèi

Thor, l'onnipotente Dio del Tuono e del Fulmine, scende da Asgaard sulla Terra, portando con sé Mjiolnir, il mistico martello in grado di scatenare la furia degli elementi e far capire a Renzo Bossi la proprietà commutativa della somma.
Appena giunto a New York, il Figlio Di Odino s'imbatte nel suo vecchio amico Capitan America, che lo invita da lui per farsi un paio di whiskettini in memoria dei bei tempi nei quali i nemici erano dei comunisti come il Teschio Rosso. Purtroppo il possente Thor non regge molto bene l'alcol, ed al secondo Chivas Regal inizia a scagliare saette sull'Empire State Building.
Fortunatamente, prima che Hillary Clinton possa incolpare Al-Qaeda, interviene l'Uomo Ragno, che sparando un paio di ragnatele giù per la gola a Thor riesce a farlo vomitare e rinsavire.

CAPITAN AMERICA: - Ti facevo più stupido, Uomo Ragno. Quali altre mosse conosci?
UOMO RAGNO: - Se mi impegno, riesco a scoreggiare a tempo con un brano qualunque di Marco Carta.



Decimo episodio: Il ritorno di Goblin

È una tranquilla ed usuale giornata per Peter Parker: TV, birretta, anfetamine, coprofagia. Ma ecco che a turbare questa pace paradisiaca arriva Goblin, il più vecchio nemico dell'Uomo Ragno, che ha scoperto la sua vera identità. O meglio, questo è quello che crede lui. Infatti Goblin è convinto che l'Uomo Ragno sia Raffaele Fitto, ed ora la vita del Ministro per gli Affari Regionali è in serio pericolo. E fin qui andrebbe tutto benissimo, se nonché Fitto ha una storia segreta con May Reilly-Parker, la zia settantenne di Peter, che viene rapita da Goblin a bordo del suo aliante biodiesel.
A questo punto, l'Uomo Ragno è costretto a scendere in campo.

GOBLIN: - Ihihihihi! Se vuoi salvare la tua donna dovrai uscire allo scoperto, Uomo Ragno!
FITTO (nascondendosi dietro Calderoli): - Stai zitto! Non sono l'Uomo Ragno! Vai Via! Brutto! Cattivo!
UOMO RAGNO: - Sembra che tu tenga il gioco in mano, Goblin! Ma stringerai abbastanza forte?!
GOBLIN (visibilmente confuso): - Non capisco! Se tu sei l'Uomo Ragno, quello lì chi cazzo è?!
TREMONTI (col solito tono schizzinoso di chi ce l'ha
solo lei): - Se lo chiedono in molti.




 Nella foto, la prova definitiva
che dio non esiste



 
[NOTA: questo pezzo è stato scartato da ScaricaBile di Maggio, ma questo non ha impedito che fosse comunque un numero fantastico: andatevelo a leggere!]




03 maggio 2010

I miei colleghi conoscono l'importanza dei giusti strumenti di lavoro



ANTEFATTO - 08:15 A.M.
Un bel mattino, un contadino dell'Italia Centrale si sveglia e decide che è giunta l'ora di motozappare il campo, sotto al quale passa la dorsale principale centrale generale globale mondiale universale di FastWeb.

SITUAZIONE alle 08:36 A.M.
La terra rivoltata all'aria sta scambiando anidride carbonica ed ossigeno rivitalizzando la propria fertilità, mentre l'intera rete aziendale è priva di accesso al web. Scatta l'emergenza generale e viene mobilitata l'unità speciale d'intervento.

SITUAZIONE alle 10:14 A.M.
Dopo meno di due ore dalla diramazione dell'allarme, nella stanza del Centro Elaborazione Dati sono presenti come addetti al fronteggiamento della crisi Tecnico_Informatico#1 e Tecnico_informatico#2, oltre a Sciuscia in veste di persona inutile.

Sciuscia: - Bella bega, tutta la mattina senza collegamento.

Tecnico_Informatico#1: - Eh sì, cazzo.

Tecnico_Informatico#2: - Dillo a noi.

[*squilla il telefono*]

Tecnico_Informatico#1 [*rispondendo al telefono*]: - Sì, sì, sappiamo già tutto. Sì, abbiamo chiamato l'assistenza di FastWeb. No, non so quando arriveranno. No, non si sa perché è successo. Ok, ok, ma non credo in mattinata. No, non richiamare più tardi. Sì, nulla, ciao.
Tecnico_Informatico#1 [*sbattendo il telefono*]: - MA VAFFANCULO! TESTE DI CAZZO NULLAFACENTI! SARA' IL DUECENTESIMO COLLEGA CHE MI HA CHIAMATO DA STAMATTINA ALLE NOVE PER ROMPERE I COGLIONI CON INTERNET CHE NON VA! COME SE FOSSE COLPA NOSTRA! 'STI DEFICENTI! PARE CHE SENZA INTERNET MUOIANO! NON CI FANNO UN CAZZO CON INTERNET! SONO BUONI SOLO A CAZZEGGIARCI! CHE SE VADO A CONTROLLARE LA CRONOLOGIA DELLE PAGINE, IL 90% E' ROBA CHE NON C'ENTRA UNA SEGA COL LAVORO!

Sciuscia: - L'assenza di Internet è un dramma, eh..?

Tecnico_Informatico#1: - Sì, ma te l'ho detto, ma vaffanculo, questi qua sclerano perché non possono controllare la posta elettronica o andare su Facebook, quando qua noi stiamo impazzendo per risolvere problemi seri! Siamo senza rete, scollegati dal mondo, senza aggiornamenti, senza nulla di nulla!

Sciuscia: - Sì, per carità, capisco. Poi, oh, è vero che per molti Internet è un modo per non fare un cazzo, ma in certi casi è indispensabile, per lavorare.

Tecnico_informatico#1: - Eh, sì, ma mi stanno facendo impazzire...

Sciuscia: - Sì sì, intendevo dire che, ecco, in certi casi ci sono delle cose che puoi vederle solo su Internet.

Tecnico_Informatico#2: - Per esempio la fica.