28 settembre 2009

Tutti i pezzenti del presidente [seconda parte]

Lory
È il figlio di uno dei più grossi imprenditori della vallata, ma l’agiatezza economica non gli ha certo evitato l’infamia di entrare a far parte dei Pezzenti (la pezzentaggine è democratica).
Teoricamente lo conoscerei da quando è nato, anche se solo negli ultimi anni mi sono accorto di quanto fosse pezzente mentre ci spaccavamo di canne insieme; ovviamente non ho tardato a reclutarlo.
Tra le sue iniziative più degne di pezzentaggine, l’aver affittato per studiare Ing un appartamento da solo: dopo due giorni di isolamento ha cominciato a sentire le vocine nella testa.

Giova
Che dire del Giova?
Alcolizzato, studente ritirato, patito per il calcio, fan dei Manowar... se non è pezzente uno così!
Gira con noi da oramai oltre dieci anni, durante i quali mi ha più volte impressionato per le sue gesta alcoliche, come bersi d’un fiato una mezza pinta di Montenegro, che lui definisce, rifacendosi a Vasco, "l'amaro [che ho] dentro al cuore".

Marty
La mia sorellina. L’unica autorità al Mondo che ritiene degna di rispetto è la pallavolo, o almeno così era quando ancora giocava.
Praticava anche un altro sport, il due di picche, che dava a ruota a decine di tipi, cosa che la candidava ad un brillante futuro di nubilato perpetuo. Peccato che ora abbia deciso di convertirsi alla vita fidanzativa, perdendo chiaramente milioni di punti a livello di pezzentaggine.
Anche lei, come una pezzente che si rispetti, è iscritta ad Ing, anche se da poco ci ha mandati affanculo per trasferirsi al Politecnico di Torino.
Non è un caso, però, secondo me, che abbia scelto proprio la città del sommo Marok, uno che, se fosse nato a Castello, sarebbe stato un vate, dei pezzenti.

Manu
Una delle inseparabili amiche di mia sorella, nonché ex ragazza di Giacomo.
Non la incontri tanto spesso, ma quando la incontri, da brava pezzente, non ti delude, presentandosi adeguatamente ubriaca.
Attualmente studia Psicologia nell’Urbe, presumibilmente nel tentativo di spiegare, un domani, le cause della pezzentaggine.

Roby
In realtà non avrebbe avuto le caratteristiche per essere una pezzente, ma era riuscita nell’impresa di invaghirsi del Cava (persona che sconsiglierei al mio peggior nemico), quindi si è guadagnata i galloni sul campo per il coraggio dimostrato.
Anche se poi, per dire, si è fatta beccare da suo padre alla festa di laurea del Mengro mentre vomitava l'anima alle 21:35, senza che fosse ubriaca (e non lo era veramente) (ma ovviamente il papà non ci ha creduto, suppongo). Ed è cugina del Valcio, cavolo! Una cosa così, merita pezzenza.
Attualmente lavora e risiede a Modena, ma il richiamo della pezzentaggine è forte dentro l’essere umano e non può essere negato, e la porta regolarmente a tornare da noi almeno ogni due settimane.

Silvia
Altra ex tipa di Giacomo, e quindi pezzente per diritto acquisito (oddio, sarebbe stata comunque una grandissima pezzente anche per meriti propri, sia alcolici che pezzentistici in senso lato).
Quando lei e la mia Lauretta si incontrano, di solito finisce male, etilicamente parlando.
È anche amica della Roby, con cui viveva assieme a Piggì.
Attualmente è schiavizzata in uno studio commerciale sotto la copertura di “stagista”.

Lepo
Tifoso di calcio sfegatato, metallaro, studente di Ing, organizzatore di serata alcoliche - tanto da aver fondato una sua propria associazione no-profit ufficialmente riconosciuta, il famigerato Gruppo Tocca Be', che ha come mission aziendale quella di far ubriacare i propri membri. Insomma, più che un pezzente, il Lepo è una divinità della pezzentaggine.
Un solo episodio fra i mille che ci riguardano? Be', in qualche posto in Australia ci sono due ragazze che hanno una nostra foto mentre siamo stesi sui binari del tram a Monaco, in coma per le troppe birre. E' bello pensare che dall'altra parte del mondo ci sia gente che ancora ride di te.

Al centro della foto, in maglietta nera,
il Lepo mentre beve troppa birra







21 settembre 2009

I Giaiggiò hanno preso a calci in culo Bin Laden ed il cadavere di Saddam Hussein, poi m'hanno pure pulito casa


I Giaiggiò, che da piccolo credevo che fossero tre tizi, uno di nome Ji, uno di nome Ai ed uno di nome Joe, sono soldatini, ma soldatini hi-tech, non come quelli sfigati tutti verdi che avevo da piccolo, no, loro sono fighi, talmente fighi che quando ero piccolo c'avevano pure un cartone animato tutto loro.
E così talmente fighi che adesso c'hanno pure un film.



I Giaiggiò sono un gruppo di soldati, ma non soldati come gli altri, perché dei Giaiggiò puoi fare parte solo se sei un attore di Hollywood.
Non importa se sei scarso come la fame come attore, come il tipo che fa il Giaiggiò dilettante che entra in squadra ad inizio film, basta che sei di Hollywood ed i Giaiggiò ti prendono; questo ci capisce bene anche dal fatto che il capo dei Giaiggiò è un famoso attore del calibro di Dennis Quaid.

Insomma, succede che un tizio scozzese con la fissa di dominare il Mondo riesce a fare abbastanza marchette da farsi finanziare dalla NATO un'arma strafica che se la spari contro il metallo se lo mangia tutto, e non si ferma più, si va a cercare altro metallo e mangia pure quello, e così via, fino a che te che sei uno della NATO non premi un pulsante su un comando portatile grande come i primi Motorola per fermare tutto 'sto casino.

Allora il tizio scozzese manda i Cobra (che però ancora non si chiamano Cobra, non tocca avere fretta) a fregare quest'arma, che uno dice "perché la va a fregare, se era la sua!", ma il fatto è che lui è furbo, prima la vende alla NATO e poi la frega, così guadagna due volte, cioè, questo lo pensi all'inizio, però poi si scopre che era tutto un piano per conquistare il Mondo.

All'inizio pare che è facile fregarsi quest'arma, perché a sorvegliarla la NATO c'ha messo l'attore che non so il nome che non sa recitare che poi diventa uno dei Giaiggiò, ed assieme a lui quello di Scary Movie che si faceva sempre le canne.
Meno male che arrivano i Giaiggiò e prendono subito a schiaffi i Cobra (che però non si chiamano Cobra, non è ora), e poi tanto che ci sono pigliano su in squadra anche quegli altri due stronzi di prima.

I Giaggiò sono fighi, tutta gente con le palle, eh.
C'è il negro di Lost, c'è il genio dell'informatica marocchino che ti legge nel cervello morto col Nokia, c'è una fica rossa che mi sa che l'ho vista in Alias, un ninja che non dice mai un cazzo e forse è meglio così se deve recitare come i suoi colleghi, e c'hanno pure una top model.
I Giaiggiò poi sono gente brava e non negano un lavoro a nessuno, infatti si sono presi in carico pure Brandon Fraser, pensa.

Insomma, mentre che i Giaggiò perdono tempo a far vedere quanto sono fighi, i Cobra (che non si chiamano Cobra, ancora) non dormono e gli volano dritti in culo nella loro base segretissima che però i Cobra sono svegli e c'hanno degli hacker coi controcazzi e l'hanno trovata lo stesso.
Allora è tutto un casino e si sparano tutti con delle armi, però i Cobra non hanno armi normali, ma pistole che sfasciano un carro armato senza darti un millimetro di rinculo, mentre i Giaiggiò che hanno meno fondi dalla NATO (perché la NATO i fondi li dà ai terroristi, in questo film) gli devono sparare con le solite armi d'assalto pesanti e insomma non c'è gara, i Cobra si portano via quattro missili con dentro l'arma che mangia il metallo.

Poi è tutto un casino anche peggio di quanto già pare, perché per esempio i Cobra (che non si chiamano Cobra, non ancora) hanno dalla loro La Baronessa, che è una fica mora che però una volta era bionda e stava col Giaiggiò pivello che recita da cani, e non si capisce perché in quattro anni è passata da studentessa vergine imbranata e timida a terrorista internazionale mignotta, però c'è anche di peggio, perché per dire il ninja muto viene fuori che c'ha un fratello ninja nei Cobra che da piccoli gli ha ammazzato il maestro.
Come se non bastasse, i Cobra ammazzano pure la top model che scopava con Dennis Quaid, così adesso i Giaiggiò c'hanno una figa in meno e sono più depressi.

I Cobra (che non sono ancora i Cobra, è presto) vanno in un posto tipo il CERN ad attivare quest'arma, perché ci vuole un acceleratore di particelle e non tocca domandarsi perché.
Allora, adesso che c'hanno un'arma che mangia il ferro, che fanno i Cobra? La sparano sulla Torre Eiffel, perché si vede che la pensano come me, che fa schifo, giusto un ingegnere poteva farla.
I Giaiggiò ci provano, a fermarli, indossando delle tute che li fanno correre velocissimi e saltare tantissimo in alto, però finisce che spaccano tutta Parigi e non ce la fanno lo stesso, così adesso i Francesi c'hanno la capitale tutta tritata e la torre crollata, e s'incazzano coi Giaiggiò.

I Cobra (che però ancora mica ci si chiamano) hanno pure rapito il Giaiggiò niubbo, che perso per perso vede se gliela fa a farci stare ancora la sua ex ragazza, ma non c'è verso, e lo portano nella base segreta dei Cobra sotto il ghiaccio del Polo Nord.

Per fortuna che il marocchino dei Giaiggiò è il più nerd del mondo e riesce ad hackerare la posizione della base dei Cobra con una magia, e allora tutti i Giaiggiò incazzati neri per le botte che han preso la volta prima vanno coi sottomarini al Polo Nord.

Intanto i Cobra (che non ci si chiamano, per adesso) hanno messo uno con poco galateo al posto del Presidente dell'America, dice "come hanno fatto", be' è che i Cobra c'hanno uno scienziato tutto pazzo che ti può mettere la faccia che vuoi.
Questo ha la faccia sfigurata da un incendio, e può mettere a un cafone la faccia del Presidente, però non si può curare la faccia sua, e questo lo rende parecchio incazzato e si vede, infatti per sfogarsi vuole torturare il Giaiggiò scarso che gli hanno portato da Parigi i suoi colleghi.

Lo scozzese invece preferisce scopare La Baronessa e dominare il Mondo, infatti pomicia per bene quella davanti al suo ex e poi lancia i missili contro Washington e Mosca e Pechino, ed è tranquillo, che i missili volano a Mach 5 e i Giaggiò non ce li hanno gli aerei che volano a Mach6, ce ne ha uno solo lui in tutto il Mondo.
Però lo tiene parcheggiato fuori dalla base e con le chiavi nel quadro, non dentro nascosto bene, e allora quando i Giaiggiò arrivano alla base fregano l'aereo e vanno a distruggere i missili.

Adesso rimane solo da salvare il Giaggiò sfigato, e mi sa che non c'è verso, meno male però che La Baronessa si mette a ripensare a quando scopavano, e si vede che lui la scopava bene, perché decide di andare a salvarlo.

Nel trambusto del casino, capita che lo scozzese si brucia tutto il viso per fare il cazzone con un lanciafiamme, allora lo scienziato psicotico lo porta via, che non c'è da preoccuparsi, la soluzione ce l'ha lui, può curare tutto, solo la sua cazzo di faccia non c'è verso.
Infatti gli fa un'iniezione che gli trasforma la faccia in argento, poi gli dice che si chiamerà Destro, e infatti finalmente mi torna, che nel cartone animato uno co' 'sto nome c'era.
Lo scienziato schizzato invece si mette una maschera da hockey e gli dice che d'ora in poi dovrà chiamarlo Commander e che è giunta l'ora, finalmente adesso sì, cazzo, di chiamarsi "i Cobra", oh!

Però la festa dura poco, perché arrivano tutti i Giaiggiò incazzati come le lepri che li circondano coi sottomarini e li catturano, solo che tutti si sono scordati che il Presidente dell'America è sempre il buzzurro di prima, e allora mi sa proprio che i Giaiggiò faranno un'altro film.



19 settembre 2009

Gianfranco Fini legge il mio blog



[OPS! Col passare dei secoli nei secoli, Picasa si è perso le foto di questo post. Figurati se ho voglia di rimettercele.]


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L'altro giorno, avendo meno un cazzo da fare del solito, vado a spulciarmi i report sulle visite di questo blog tramite sciàinistatt.

"Vediamo chi cazzo mi ha letto di recente", penso cliccando sul report delle ultime quindici visite.
Ed ecco cosa è saltato fuori. Giuro che non ci volevo credere.

Ora, la cosa che mi fa più ridere non è tanto il fatto che a Palazzo Madama leggano il mio blog piuttosto che lavorare in quanto pagati da noi. Non sono mica Beppe Grillo. Per fortuna.

La cosa che mi fa più ridere è che il tizio che è entrato qua lo ha fatto utilizzando Windows 2000:

Che sicurezza, sapere che gente che sta là per scrivere le leggi del mio Paese ha l'intelligenza di usare un sistema operativo simile!

A questo punto, spero solo che non mi denuncino per le mie idee politiche - come dire? - originali. Come quella che Berlusconi dovrebbe essere sbattuto sul fondo più lercio di qualche patria galera, per esempio.


Ma le sorprese non finiscono, qua, no no.
Pare che anche il CNR si diletti a leggere quello che scrivo durante il proprio orario di lavoro:

Però, Mengro, sono contento che quantomeno tu abbia abbandonato quella merda di ex-plorer:





16 settembre 2009

E' finita (esame di Geologia Tecnica: RISULTATI)

Lunedì scorso. Ore 12:42. Il telefono squilla. E' Silvia. Chiama da Ing, è stata incaricata dal sottoscritto di controllare i risultati dell'esame.
La sua voce è tranquilla. La tranquillità di chi l'esame non l'ha dato e quindi sa di non poter essere bocciato.
Pare che il mio nome non ci sia, tra gli ammessi, dice.
Ringrazio, ci si becca, ciao, ciao.

[...]



[...]

Ok. Tutto a posto. Ci si riprova tra due settimane, non è successo niente.
L'importante è prenderla con filosofia.

Prenderla con filosofia, e sperare che quella piattola in decomposizione del docente stasera venga stuprato dal vincitore di "Mister Senegal".






14 settembre 2009

Le 15 cose che potrebbe fare Berlusconi per recuperare il suo rapporto con la chiesa, a questo punto


Lo "scandalo Noemi".

Le foto di Villa Certosa.

Le rivelazioni di Patrizia D'Addario.
La polemica della Lega col vaticano.
L'attacco di Feltri a Boffo.

Il rapporto di Berlusconi con la chiesa è in crisi come non mai, dopo un'estate di gossip, puttanopoli e domande di Repubblica. Cosa potrebbe fare il premier, giunto a questo punto, per recuperare credibilità e credito presso gli ambienti ecclesiastici?


- Aggiornare i patti lateranensi a favore del vaticano.
- Dichiarare durante un'udienza da Ratzinger "Roma val bene una messa".
- Rassicurare tutti che non competerà per il soglio pontificio.
- Far organizzare da Feltri un attentato contro Bagnasco per poi sventarlo.
- Giurare a Ratzinger di di non frequentare più minorenni, a meno che non siano chierichetti.
- Rendere la religione cattolica materia d'esame di maturità. A discapito di Matematica.
- Moltiplicare i pani, i pesci e gli insegnanti di religione pagati dallo Stato.
- Bruciare sul rogo Odifreddi tramite speciale decreto.
- Condannare Galileo postumo.
- Far santificare Baget Bozzo.
- Intralciare il processo di canonizzazione di Wojtyla.
- Accogliere la Binetti nel PdL.
- Rinunciare all'immortalità, all'ubiquita ed all'onniscienza, per rispetto a Dio.
- Guarire le genti dagli avvisi di garanzia con la sola imposizione delle sue mani.
- Promuovere con fondi propri la decima crociata.






11 settembre 2009

Esame di Geologia Tecnica - D-DAY


Mi alzo di buon mattino ed attendo il Cava che dovrebbe passare a prendermi verso le otto. Arriva abbastanza puntuale, cosa che mi fa già presagire una pessima giornata.

Ci fermiamo per una colazione che gli scrocco, avendo dimenticato il portafogli a casa, poi dritti ad Ing.

Alle dieci, tra alterne speranze, entriamo in aula per l'inizio della prova scritta.

Il prof ci consegna la carta geologica dalla quale estrapolare il profilo oggetto dell'esame. Durante il corso ci aveva garantito che il compito d'esame avrebbe contenuto una sola faglia tettonica. Sarà per questo che nel mio compito ce ne sono tre ed in quello del Cava cinque. E piango polvere di amianto.
Spero almeno che ti si scarichi la pompa dell'olio dei freni quando entri in curva a 140, bastardo.

Abbiamo tre ore di tempo, ma il mio profilo è praticamente impossibile, e riesco ad averne ragione solo dopo due. Ovviamente, ora devo mettere il disegno in bella copia: se ne va la terza ed ultima ora.
Provo a dare uno sguardo alle domande teoriche: pare che il prof voglia sapere come si forma un regolite. Ma come, non dovrebbe saperlo da solo? Bah, meglio consegnare.

Torno a casa immaginando di farle delle cose. E nessuna di esse è a sfondo sessuale.

Lunedì sapremo com'è andata. Nel frattempo, come direbbe Marok, cazzeggio!


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10 settembre 2009

Esame di Geologia Tecnica - DAY 9

Ed eccoci giunti all'ultimo giorno utile di studio.

A metà mattinata ricevo la chiamata del Cava, il quale mi informa che oggi non ci sarà per tutto il giorno (leggi: non ci sarà per tutto il giorno). Su nove giorni totali di studio, due li abbiamo fatti di riposo, e per i restanti sette mi ha dato buca cinque volte. Piango calcare massiccio. Il ché mi fa capire che qualcosa, dopotutto, ho acquisito, da questi giorni di studio.

Passo il pomeriggio sfogliando svogliatamente gli appunti, toccando però un nuovo apice di pezzentaggine quando mi ritrovo a cercare su Wiki le proprietà tecniche di certe formazioni rocciose, che dai miei appunti non sembrano risultare.
Deluso dallo strumento di condivisione del sapere ("c'è tutto, su Wikipeda!" - sì, se per te "enciclopedia" vuol dire "raccolta di informazioni su gruppi rock e perversioni sessuali", coglione), passo al fido Google.
Digito il nome di uno degli strati mesozoici di cui voglio notizie, e cosa mi viene fuori, come primo risultato..? Cosa cazzo mi viene fuori..?!


Cazzo! Cazzo! Il primo, non il secondo e nemmeno il ventesimo, ma il primo, il primo fottutissimo risultato di Google è una pagina della nostra università! Dello nostra cazzo di maledettissima università!
Ovviamente, quella mummia del prof ci aveva mai detto niente?! Ci aveva mai fatto un cazzo di accenno a che ci fossero sul sito della nostra università delle pagine contenenti informazioni utili per la sua materia?!
Perché, perché, perché, perché cazzo è sempre così? Perché lo fanno apposta a mettermi i bastoni tra le ruote?! Perché abbiamo come docenti degli handicappati mentali?! Perché non muoiono tutti tra sofferenze peggiori di quelle che prova cristo ad un convegno di bestemmiatori livornesi?!

(E vomito corniola, una formazione rocciosa del terziario.)


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09 settembre 2009

Esame di Geologia Tecnica - DAY 8

Dopo una domenica di sacrosanto riposo ed un lunedì interamente dedicato all'ufficio, riprendo in mano la questione geologica.

L'appuntamento col Cava è per le 14:30 a casa mia, anche se un suo SMS delle 14:27 provvede a chiedermi (leggi: ha deciso così e si farà così) di spostare alle 15:00.

Con un bel quarto d'ora accademico di ritardo, il Cava arriva, e come prima istanza domanda di avere un caffè. Mi prodigo nella preparazione dell'italica specialità e nel mentre iniziamo la disquisizione sulle questioni prettamente legate all'esame prossimo venturo.

Oggi e domani, ultimi due giorni a nostra disposizione, saranno dedicati alla parte teorica, concordiamo. Cazzo, come vorrei aver seguito quel mese di lezioni che non ho seguito, penso. E come vorrei aver scelto una compagna di corso più presente di Silvia (undici presenze in tutto il semestre), per avere gli appunti.

Ma io ed il Cava non siamo gente che si perde d'animo - anche perché, se non ti sei perso d'animo al sesto anno fuori corso, quando cazzo più ti ci vuoi perdere?
Ci mettiamo così di buzzo buono a disquisire su durezza degli strati, permeabilità e condizioni ottimali di impianto di una galleria. Ne concludiamo che vorremo uccidere il primo uomo che si è chiesto da dove venissero le rocce.

Siamo comunque ottimisti: crediamo di poter convincere, tutto sommato, un tizio che nella vita si occupa da quarant'anni di geologia che siamo ferrati nella materia, pur non essendolo affatto.


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VALUTAZIONE DELLE NOSTRE PROBABILITA' DI PASSARE L'ESAME AD OGGI: un bel 60%, va', mi sento ottimista!





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06 settembre 2009

Esame di Geologia Tecnica - DAY 5

Mi alzo di buon mattino e supero la visita medica per riavere la patente: la giornata comincia sotto buoni auspici.

Così, per cercare di sciuparmela, contatto il Cava su facciabucodiculo (su MSN non si logga, sia mai, meglio usare la comodissima chat del fèissbuk) e cerco di prendere accordi per un alacre pomeriggio di studio.
Dice che non c'è, ha da fare (leggi: non so più cosa inventarmi per giustificarlo).

Siamo al quinto giorno di studio e mi ha dato buca quattro volte. Piango lacrime di Amaro Averna.

Nel pomeriggio, mi impegno per cerare di tirare il carretto da solo: eseguo un profilo geologico, mi pare di capirci qualcosa, o forse ne so così poco che non sono nemmeno capace di valutare.


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VALUTAZIONE DELLE NOSTRE PROBABILITA' DI PASSARE L'ESAME AD OGGI: ma che ne so


Nella foto sopra: una delle possibilità che sto valutando

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05 settembre 2009

Esame di Geologia Tecnica - DAY 4


A metà mattinata, come da accordi precedenti, chiamo il Cava per concordare un proficuo pomeriggio di studio. Nessuna risposta.
Lo richiamo dopo mezz'ora. Nessuna risposta.
Lo richiamo all'una. Nessuna risposta.
Lo richiamo dopo Futurama. Nessuna risposta.
Lo richiamo dopo Dawson's Creek. Nessuna risposta.
Faccio la scelta della svolta: lo mando affanculo. E piango lacrime di calcestruzzo a pronta presa.

Finalmente, alle cinque, quando è già da 'mò che mi sono messo a studiare da solo, squilla il telefono. E' lui, dice che ha fatto tardi dal lavoro (leggi: era con la tipa di cui già ai post precedenti). Arriverà tra un quarto d'ora, dice. Gli ricordo di passare in cartoleria a prendere la carta millimetrata, che l'abbiamo finita. Ok, allora ci si vede tra poco.

Siamo al quarto giorno di studio e mi ha dato buca per un totale di tre giorni.

Arriva ovviamente con un quarto d'ora di ritardo. La carta millimetrata? Se l'è scordata. Un vecchio classico. Vomito ghiaia mista a sabbia di fiume.

Per fortuna, si inserisce bene nel lavoro che avevo iniziato da oramai un'ora, ed insieme riusciamo a venire a capo di diverse problematiche, tanto da precipitare in un baratro di cauto, cautissimo ottimismo circa l'esame.

Alle sette, è ora per me di andare al multisala per L'era glaciale 3, così tento di prendere accordi per il giorno dopo. Dice che la mattina non ci sarà. Piango cristalli di quarzo e saluto il mio degno compare.


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VALUTAZIONE DELLE NOSTRE PROBABILITA' DI PASSARE L'ESAME AD OGGI: 51%.



Io ed il Cava mentre riflettiamo su problematiche geologiche


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