La rete di marchette che uno come Sciuscia può vantare è assolutamente inimmaginabile da voi poveri ed ingrigiti impiegati che siete lì a cliccare nella speranza che qualche blogger dal sagace umorismo pungente risollevi la vostra triste giornata facendovi fare quattro risate.
Sciuscia è in grado di avvicinare i personaggi più in vista dello star system, le rock star più trasgressive, i politici più puttanieri.
Eccovi quindi un'altra puntata di "Le interviste di Sciuscia", la rubrica nell'ambito della quale incontro V.I.P. di ogni sorta e sviscero la loro vita privata con le domande piccanti ed invasive che piacciono a voi, pubblico voyeur e gossip-dipendente che vuole fingersi alternativo e non interessato a vacuità e pettegolezzi.
Sciuscia è in grado di avvicinare i personaggi più in vista dello star system, le rock star più trasgressive, i politici più puttanieri.
Eccovi quindi un'altra puntata di "Le interviste di Sciuscia", la rubrica nell'ambito della quale incontro V.I.P. di ogni sorta e sviscero la loro vita privata con le domande piccanti ed invasive che piacciono a voi, pubblico voyeur e gossip-dipendente che vuole fingersi alternativo e non interessato a vacuità e pettegolezzi.
Purtroppo, oggi intervisterò uno dei bambini down che addestro come manichini per crash test - un'attività molto redditizia, lasciatemi dire.
Naa, sto scherzando! Il bambino down ci sarà nella prossima puntata. L'ospite di oggi è invece il famoso blogger promotore della gerontofilia pedofila, essere disgustoso*.
Naa, sto scherzando! Il bambino down ci sarà nella prossima puntata. L'ospite di oggi è invece il famoso blogger promotore della gerontofilia pedofila, essere disgustoso*.
Il celebre logo di essere disgustoso*
in edizione sgranata
SCIUSCIA: - Ciao ed*, e benvenuto negli studi di "Satira Sciusciesca". Credi di essere pronto per cominiciare la nostra intervista, o devo aspettare che finisca di toglierti lo sporco dalle dita dei piedi?
ed*: - Un attimo. Ora possiamo cominciare. No, un momento. Ok. No. Sì. Scusami, è che era da molto che non mangiavo emmenthal. E va bene: la verità è che solo lo stato laico sa quanto adori realizzare interviste sgranocchiando occhi di pernice. Ora possiamo iniziare.
SCIUSCIA: - Ah, lo stato laico. Qual è per essere disgustoso* una giusta idea di laicità?
ed*: - Stufi, arcistufi, vescovi, arcivescovi. Superstizionismo storico pregno di alternità identitaria, uomini precursori che però adesso dovrebbero, persecutori di uomini, utilità di deframmentazione dischi. E tutto questo porta la gente media a... cioè, a dire che la gente media è stufa e arcistufa di vescovi e arcivescovi. Perdonami la sequenza di locuzioni sconnesse ma, in realtà, è la prima volta che mi intervistano e mi chiedevo cosa si provasse a rispondere come Asia Argento. E adesso mi sento come un'attrice mediocre che, alle soglie dei quaranta, si ritrova con un figlio avuto dal nipote tossicodipendente di Luigi Tenco.
ed*: - Un attimo. Ora possiamo cominciare. No, un momento. Ok. No. Sì. Scusami, è che era da molto che non mangiavo emmenthal. E va bene: la verità è che solo lo stato laico sa quanto adori realizzare interviste sgranocchiando occhi di pernice. Ora possiamo iniziare.
SCIUSCIA: - Ah, lo stato laico. Qual è per essere disgustoso* una giusta idea di laicità?
ed*: - Stufi, arcistufi, vescovi, arcivescovi. Superstizionismo storico pregno di alternità identitaria, uomini precursori che però adesso dovrebbero, persecutori di uomini, utilità di deframmentazione dischi. E tutto questo porta la gente media a... cioè, a dire che la gente media è stufa e arcistufa di vescovi e arcivescovi. Perdonami la sequenza di locuzioni sconnesse ma, in realtà, è la prima volta che mi intervistano e mi chiedevo cosa si provasse a rispondere come Asia Argento. E adesso mi sento come un'attrice mediocre che, alle soglie dei quaranta, si ritrova con un figlio avuto dal nipote tossicodipendente di Luigi Tenco.
SCIUSCIA: - Visto che hai citato implicitamente Morgan, e dio sa quanto io ami le citazioni implicite (almeno quanto il bukkake, sicuro), ti va di dirmi cosa ne pensi della sua recente esclusione da Sanremo? Era giusto che un tale esempio negativo per i giovani venisse messo sotto la luce dei riflettori, o in effetti Valerio Scanu era già abbastanza?
ed*: - In realtà non mi stavo riferendo a Morgan ma al rottweiler di Go Go Tales. In ogni caso, a proposito della sua esclusione, non posso che dirmi d'accordo: quando per ottenere notorietà ti riduci ad accoppiarti con una mediocre attrice sifilitica concordo con chi ti ritiene un pessimo esempio per le generazioni future. Riguardo a Morgan, invece, non mi esprimo sulla tossicodipendenza altrui ma tendo a giustificare chi assume sostanze stupefacenti al fine di incrementare le proprie capacità: sostenere il contrario significherebbe rinnegare i valori fondanti della cultura occidentale contemporanea, il ciclismo su strada, la musica dub. E un paio di ministeri.
SCIUSCIA: - ...leggo una velata critica all'attuale governo?
ed*: - Quale critica?
SCIUSCIA: - Quella del cibo per gatti avariato che usi per cucinare. Parliamo della tua vita privata, ed*: qual è il tuo rapporto con le donne, ammesso che tu ne abbia mai avuto uno? Uno carnale, intendo.
ed*: - E' da un po' che sto cercando di smettere con il sesso ma dopo un discreto numero di esperienze credo di aver imparato qualcosa: mai, e dico mai, mai andare a pisciare ubriachi con una sigaretta accesa in mano. Mai. E ti dirò, tra l'amore con una donna e l'amicizia con un uomo preferisco la seconda: tra amici si può ingrassare. Eppure alcuni credono che questo mio pensiero sia dovuto ai postumi della mia parentesi omosessuale nella metà degli anni '90. Ehi, non guardatemi così: erano i tempi di Ice Mc e dei Right Said Fred. A dire il vero diventai omosessuale perché, da ragazzo, un professore ci disse che odiare minoranze sessuali altro non era che un modo per nascondere la propria omosessualità repressa. Così, per nascondere ancora meglio la mia omosessualità repressa, iniziai a picchiare gay, transgender e Lele Mora. Qualche mese dopo si venne a sapere che anche quel professore era omosessuale e, sentendomi ingannato, cambiai strategia: per nascondere meglio la mia omosessualità repressa, dimostrando che non avevo nulla da nascondere, diventai omosessuale, e non sentii più parlare di omosessualità repressa. Ma credo che mi stia dilungando troppo. Gradisci un occhio di pernice?
SCIUSCIA: - Cercare un rimando alla prima battuta è un pessimo tentativo di imitare qdg. Ora che ci penso, potresti essere tu qdg. Sei qdg, ed*?
ed*: - Se per imitare Q intendi utilizzare le tecniche umoristiche dei grandi autori satirici di tutti i tempi, da Aristofane a Rabelais, da Hicks a Bagnasco, forse hai ragione ma i contenitori sono da sempre a disposizione di tutti: il difficile sta nel riempirli. Ovviamente non sono l'unico a poterne usufruire e tendo a considerare quei contenitori patrimonio universale a disposizione di tutti. Che è anche lo stesso motivo per il quale scopo cani di media taglia e baffute ciccione emarginate. Sarei dunque bugiardo se non affermassi che hai appena detto una cazzata così grande in confronto al quale l'ego di Berlusconi sembra il pisello di Bondi. Oppure potrei dirmi d'accordo con te e affermare che imiti pessimamente Emix per via della tua nuova fissa per le interviste ma queste, così come il rimando a battute precedenti, la tecnica del malinteso, l'interlocutore immaginario... non sono proprietà intellettuale di alcuno. Entrando ancor più nel particolare, come ci spiega Luttazzi in Barracuda, è una struttura umoristica assodata quella di inserire un tormentone in un testo comico: come giustificare altrimenti gli attentati alla democrazia nelle dichiarazioni di Di Pietro? Riconosco che spesso abuso di tale tecnica ma c'è gente come Michele Serra che grazie a questa sta pagando l'università ai propri figli scrivendo lo stesso pezzo da quindici anni. In conclusione la risposta alla tua domanda è no, non sono Q. Sono Luca Barbareschi. E, va da sè, se non impazzisci per i calli puoi sempre rosicchiarmi il durone tra l'alluce e l'illice: proprio qualche giorno fa ho aperto un interessante varco tra le pelli morte.
SCIUSCIA: - Questa me la sono cercata. La battuta su Bondi, intendo: credo che sia un ministo troppo poco dileggiato, se si considera che razza di burroso servo voltagabbana prezzolato sia. D'altro canto, è un fine poeta. Tu ti diletti di poesia, ed*? E se sì, sei Bondi, oltre che Barbareschi?
[*Si rivolge al pubblico: sapevate che le dichiarazioni di Bondi e Barbareschi possono essere ascoltate assieme con le parole in shuffle senza rilevante perdita rispetto al significato originale?*]
ed*: Non sopporto la poesia, né i poeti: quando ero piccolo il postino mi molestava e, da allora, non ho voluto saperne più niente di Neruda. Riuscii a scrivere una manciata d'irripetibili poemetti anticlericali soltanto durante gli ultimi anni delle superiori ma solo allo scopo di accattivarmi le simpatie del professore di fisica. Ho scritto anche un romanzo: due anni di lavorazione che mi sono costati sudore, salute e diversi inviti a comparire per scrivere il libro della mia vita. Ed è uno schifo. Inoltre, come Fazi editore mi ha fatto sapere, è di difficile collocazione editoriale. Eppure credevo di aver scritto un numero sufficiente di pompini e depravazioni per uno che pubblica Melissa Panarello ma, probabilmente, mi è mancato quel pizzico di pedoperversione in più. La stessa scusa che utilizzarono per cacciarmi dal seminario. Motivo per il quale non posso essere Sandro Bondi.
SCIUSCIA: - Ma sappiamo come tu sia uno stimato autore. Quali sono i tuoi progetti artistici futuri? Zoofilia a parte, intendo.
ed*: Nei prossimi due mesi sarò a Londra per farmi ricrescere le unghie dei piedi e, al mio ritorno, mi prenderò una pausa: io e il nonno materno vogliamo avere un bimbo. Non importa di chi.
SCIUSCIA: - Ah, in tema di bambini, qual è la tua posizione sull'aborto? E, in tema di aborti, qual'è la tua posizione sull'ultimo film di Muccino?
ed*: Francamente non me la sento di affrontare con leggerezza temi così delicati per la pubblica opinione. In riferimento all'interruzione di gravidanza, invece, prima di dire come la penso occorre una di quelle premesse tanto gradite alla demenza senile di Eugenio Scalfari. Il nostro è un paese pieno di contraddizioni: cattolici ma amanti del sesso orale, fascisti ma democratici, magnati televisivi ma presidenti del Consiglio. Veltronianamente parlando, come siamo la nazione dei Roberto Baggio ma anche degli Inzaghi, incarniamo le nostre incongruenze in costante bilico tra invettive ecclesiastiche e necessità di cultura occidentale: siamo la nazione della Chiesa ma anche quella di Marco Pannella e, dunque, sono per il compromesso che si traduce nel sì alla libertà individuale ma senza dimenticare valori e tradizioni che, in tema di interruzione di gravidanza, consiste nel diritto all'aborto di ogni donna così come ogni uomo ha diritto di picchiare la propria donna affinché abortisca.
SCIUSCIA: - Siamo davvero agli sgoccioli, ed*, se superiamo le dieci domande ci censurano in base alla legge sulla par condicio. Hai un messaggio da lasciare ai nostri lettori, prima che lo spazio tempo collassi su sè stesso risucchiandoci in un buco nero collegato con un'altra dimensione in maniera tale che le stronzate che sto sparandao assumano un valore scientifico?
ed*: No. O meglio, lo farei ma ho appena terminato gli occhi di pernice.
SCIUSCIA: - Questa me la sono cercata. La battuta su Bondi, intendo: credo che sia un ministo troppo poco dileggiato, se si considera che razza di burroso servo voltagabbana prezzolato sia. D'altro canto, è un fine poeta. Tu ti diletti di poesia, ed*? E se sì, sei Bondi, oltre che Barbareschi?
[*Si rivolge al pubblico: sapevate che le dichiarazioni di Bondi e Barbareschi possono essere ascoltate assieme con le parole in shuffle senza rilevante perdita rispetto al significato originale?*]
ed*: Non sopporto la poesia, né i poeti: quando ero piccolo il postino mi molestava e, da allora, non ho voluto saperne più niente di Neruda. Riuscii a scrivere una manciata d'irripetibili poemetti anticlericali soltanto durante gli ultimi anni delle superiori ma solo allo scopo di accattivarmi le simpatie del professore di fisica. Ho scritto anche un romanzo: due anni di lavorazione che mi sono costati sudore, salute e diversi inviti a comparire per scrivere il libro della mia vita. Ed è uno schifo. Inoltre, come Fazi editore mi ha fatto sapere, è di difficile collocazione editoriale. Eppure credevo di aver scritto un numero sufficiente di pompini e depravazioni per uno che pubblica Melissa Panarello ma, probabilmente, mi è mancato quel pizzico di pedoperversione in più. La stessa scusa che utilizzarono per cacciarmi dal seminario. Motivo per il quale non posso essere Sandro Bondi.
SCIUSCIA: - Ma sappiamo come tu sia uno stimato autore. Quali sono i tuoi progetti artistici futuri? Zoofilia a parte, intendo.
ed*: Nei prossimi due mesi sarò a Londra per farmi ricrescere le unghie dei piedi e, al mio ritorno, mi prenderò una pausa: io e il nonno materno vogliamo avere un bimbo. Non importa di chi.
SCIUSCIA: - Ah, in tema di bambini, qual è la tua posizione sull'aborto? E, in tema di aborti, qual'è la tua posizione sull'ultimo film di Muccino?
ed*: Francamente non me la sento di affrontare con leggerezza temi così delicati per la pubblica opinione. In riferimento all'interruzione di gravidanza, invece, prima di dire come la penso occorre una di quelle premesse tanto gradite alla demenza senile di Eugenio Scalfari. Il nostro è un paese pieno di contraddizioni: cattolici ma amanti del sesso orale, fascisti ma democratici, magnati televisivi ma presidenti del Consiglio. Veltronianamente parlando, come siamo la nazione dei Roberto Baggio ma anche degli Inzaghi, incarniamo le nostre incongruenze in costante bilico tra invettive ecclesiastiche e necessità di cultura occidentale: siamo la nazione della Chiesa ma anche quella di Marco Pannella e, dunque, sono per il compromesso che si traduce nel sì alla libertà individuale ma senza dimenticare valori e tradizioni che, in tema di interruzione di gravidanza, consiste nel diritto all'aborto di ogni donna così come ogni uomo ha diritto di picchiare la propria donna affinché abortisca.
SCIUSCIA: - Siamo davvero agli sgoccioli, ed*, se superiamo le dieci domande ci censurano in base alla legge sulla par condicio. Hai un messaggio da lasciare ai nostri lettori, prima che lo spazio tempo collassi su sè stesso risucchiandoci in un buco nero collegato con un'altra dimensione in maniera tale che le stronzate che sto sparandao assumano un valore scientifico?
ed*: No. O meglio, lo farei ma ho appena terminato gli occhi di pernice.
(Si ringrazia la commissione di controllo per la libertà vigilata per aver permesso ad ed* di rilasciare ques'intervista.)