17 giugno 2010

Un anello per domarli


Ebbene sì, è successo: come molti di voi sapevano, molti altri ignoravano di sapere, e molti non volevano credere, sabato scorso, alle ore 17:00 circa di un assolato pomeriggio primaverile, ho pronunciato il fatidico "Sì".

Che poi, e questa è la prima delusione del matrimonio, non è più nemmeno un "sì", perché hanno cambiato il rito (la chiesa deve rinnovarsi: siccome di smettere di scoparsi i bambini non hanno voglia, modificano il matrimonio).

Comunque,  che si dica "sì", oppure "io accolgo te come mia sposa ecc.", non cambia il risultato finale: sono sposato.

Allo scopo, quindi, di adeguare questo blog alle mutate condizioni di stato civile, viene stabilito il seguente:
  • su questo blog non ci piace la gnocca, non ci è mai piaciuta, non ci piacerà mai
  • su questo blog non siamo maschilisti, rispettiamo le donne, le veneriamo quasi, oserei dire
  • su questo blog non diciamo parolacce, o usiamo epressioni forti od equivoche
  • su questo blog non si fa satira sul sesso e sulla morte; quanto alla religione ed alla politica, dai, è troppo facile di questi tempi, non c'è gusto
  • su questo blog non pubblichiamo foto di fighe
  • su questo blog non prendiamo in giro la gente messa peggio di noi
  • su questo blog non parliamo di donne
  • su questo blog non parliamo di sesso
  • su questo blog non parliamo di pompini
  • su questo blog non parliamo di nulla che mia moglie non approverebbe
  • su questo blog blog, noi facciamo così: favoriamo i molti invece dei pochi, e per questo vieniamo chiamati "democrazia"; le nostre leggi assicurano una giustizia eguale per tutti nelle loro dispute private, ma noi non ignoriamo mai i meriti dell'eccellenza; quando un cittadino si distingue, allora esso sarà, a preferenza di altri, chiamato a servire la comunità, ma non come un atto di privilegio, bensì come una ricompensa al merito, e la povertà non costituisce un impedimento; la libertà di cui godiamo si estende anche alla vita quotidiana; noi non siamo sospettosi l'uno dell’altro e non infastidiamo mai il nostro prossimo se al nostro prossimo piace vivere a modo suo, noi siamo liberi, liberi di vivere proprio come ci piace e tuttavia siamo sempre pronti a fronteggiare qualsiasi pericolo; un nostro cittadino non trascura i pubblici affari quando attende alle proprie faccende private, ma soprattutto non si occupa dei pubblici affari per risolvere le sue questioni private; ci è stato insegnato di rispettare i magistrati, e ci è stato insegnato anche di rispettare le leggi e di non dimenticare mai che dobbiamo proteggere coloro che ricevono offesa, e ci è stato anche insegnato di rispettare quelle leggi non scritte che risiedono nell'universale sentimento di ciò che è giusto e di ciò che è buon senso; un uomo che non si interessa alla politica noi non lo consideriamo innocuo, ma inutile; e benchè in pochi siano in grado di dare vita ad una politica, be' tutti qui siamo in grado di giudicarla; noi non consideriamo la discussione come un ostacolo sulla via della democrazia; noi crediamo che la felicità sia il frutto della libertà, ma la libertà sia solo il frutto del valore; insomma, io proclamo che questa è la scuola dell'Ellade e che ogni cittadino cresce sviluppando in sé una felice versalità, la fiducia in sé stesso, la prontezza a fronteggiare qualsiasi situazione ed è per questo che siamo aperti al mondo e noi non cacciamo mai uno straniero.
Ah no, scusate, l'ultimo punto è il Discorso di Pericle agli Ateniesi.



Ah, se non si fosse capito questo post è stato vergognosamente scritto prima delle nozze e programmato per la pubblicazione automatica: in questo momento io sono in America alla faccia vostra. Buone vacanze e buon Berlusconi.

(sotto, delle immagini inequivocabilmente "iùéssèi")












12 giugno 2010

Sono messo abbastanza male da pubblicare un vecchio post pur di non lasciare il blog fermo per troppo tempo


Davvero in questi giorni non ho tempo per inventarmi roba nuova. Sapete, no? Il matrimonio imminente, i casini dell'ultima ora, porre la fiducia sul DDL intercettazioni.

Quindi, vi sparo una roba mia che è apparsa tempo fa su Drink! - il primo blog videoludico dal quale vai a pescarti un tuo vecchio post quando ti serve. Vi ricordate, no? Questa roba qua.

Ma rileggiamocelo comodamente seduti, con una birra in mano ed una troia venezuelana che ci fa un pompino, sulla pagine di Satira Sciusciesca.





Vado di precisione con la M4 Maverick, o è meglio l'affidabile Kalashnikov?! L’importante è che butto la flash prima di voltare l’angolo e sparo da accucciato!

 
Io di "Counter Strike: Source" non ne volevo nemmeno sentir parlare, che pagare* per un gioco per me era una cosa fuori dal mondo, no-global com'ero. No-global, o, come diciamo dalle mie parti, tirchio.
Se non ché un mio amico sfegatato del giocarullo in questione mi convinse a scommettere sull'impossibile: se avessi passato un esame che era impossibile passare, avrei festeggiato investendo 19.90 €, invece che in birra, nel noto FPS online di casa Valve. Capitò l'impossibile, e così sono eccomi qua a scrivere questa recensione.

*E' cosa nota che CSS non si cracka nemmeno se viene giù Cristo. Ecco perché Cristo non gioca a CSS: è un taccagno di merda.

La cosa bellissima di CSS è che non ti serve avere una mezz'ora libera, per farci una partita decente, come se fosse PES, e nemmeno avere un mese libero, per farci una partita decente, come se fosse World Of Warcraft, no! A CSS ci puoi giocare ogniqualvolta hai un minuto di tempo, una partitina veloce e via!
Aspetti che i tuoi amici ti passino a prendere ? Ti fai quattro round su cs_italy!
Devi andare in bagno, ma è occupato da tua sorella? Una decina di round su de_dust!
Attendi che la tua ragazza ti comunichi che il ciclo che tarda da cinque giorni è finalmente tornato? Forse dovresti trovare un gioco online che tolga più spazio alla tua vita sociale, visto che fai danni.

Su CSS ci sono poi le classiche tipologie di player che puoi trovare in ogni gioco online, però molto ma molto più fastidiose! Su CSS abbiamo:

- Il noob: non sa un cazzo di nulla, non sa fare nulla, e se gli scrivi in chat "alt+f4 for unlimited cash" ci casca pure; ti ucciderà con un headshot da pallottola vagante casuale, facendoti scoprire varietà di bestemmie che ignoravi di conoscere.

- Il giocatore standard: senza infamia e senza lode, si accontenta di avere un rapporto KILLS/DEATHS sopra ad 1; serve ad occupare spazio nella squadra dove vorresti giocare tu.

- Il pro: superbo, snob, abilissimo col coltello, contraddistinto da un rapporto KILLS/DEATHS di 20 a 1; e, come se non bastasse, impossibile da uccidere, il figlio di troia.

- Il camper: si affida ad un ragionamento molto semplice, ossia che se è vero, come è vero, che la mappa di gioco è un sistema chiuso, prima o poi tu dovrai passare davanti al suo immobile mirino; contraddistinto da una mirabile resistenza fisica agli accidenti altrui.

- Il lamer: evoluzione tecnologica del camper, il lamer ripone le sue scarse probabilità di sopravvivenza nell'utilizzo delle odiatissime armi "kill-in-one", meglio conosciute come "lamme", che utilizzerà per ucciderti colpendoti a una mano anche se sarai a distanza di coltellata; la cosa assolutamente indisponente del lamer è che gioca unicamente per il gusto di vedere a schermo il numero dei suoi KILLS che sale, non divertendosi e non facendo divertire gli altri.

- Il lamer PRO: combinazione genetica dei due tipi di giocatore che gli danno il nome, trattasi di un pro che si diverte ad irridere gli altri giocatori segandoli a suon di AWP, per poi tirare fuori la Desert Eagle e distribuire headshot come se fosse la sagra dell'headshot di Trezzate; così, tanto per dimostrare di essere il migliore.

- Il cheater: nomen omen, il cheater si diverte a farvi il culo coll’aimbot o addirittura in god mode; contento lui.

- Il teamer: se esiste al mondo una forma di vita più voltagabbana di Capezzone, quella è il teamer; non appena la vostra squadra accennerà ad aver subito anche solo un ferito in più degli avversari, state certi che al round successivo lo troverete nell'altro team.

- Il rosicone: se ce n'è uno in partita, dormite sonni tranquilli, perché la vostra squadra sarà sempre giustificata per il 15-0 che sta subendo dagli avversari; "perché usano le lamme", "perché sono tutti camperoni", "perché quello là di certo c'ha le cheat", "perché si però dio bono però che culo che gli dice però".
 





"PWNED"

08 giugno 2010

Non è giusto avere pregiudizi sugli avvocati


A cosa servono gli avvocati?
A far sembrare che i becchini non lucrino troppo sulle disgrazie.

Che cos'è un avvocato con la merda merda fino al collo?
Carenza di merda.

Cosa sono mille avvocati in fondo al mare?
Un buon inizio.

Ci sono due persone che cadono da un grattaccielo, un avvocato uomo e un avvocato donna. Chi si schianterà per primo?
Ma che ti frega, goditi il momento.

Che cosa si ottiene incrociando un porco con un avvocato?
Niente, il porco ha detto che non ci sta.

Se un avvocato vince, avete vinto. Se perde, hai perso.

Chi è quella persona cortese, affabile e sorridente, dentro alla sede dell'ordine degli avvocati?
Il portiere.

Cosa succede dopo che hai fregato un avvocato?
Ti svegli tutto bagnato.

Qual'è la differenza tra un topo di fogna ed un avvocato?
Uno è viscido e puzza, l'altro è piccolo e con la coda.

Qual'è il peso ideale di un avvocato?
Due chili al netto dell'urna cineraria.

Qual'è la differenza tra un avvocato e uno spermatozoo?
Lo spermatozoo ha più possibilità di diventare un essere umano.

Perché è pericoloso gettare un avvocato dentro una vasca di piranha?
Potrebbe avere problemi a digerire il pesce.

Qual'è la cosa migliore da fare se tu e un avvocato siete intrappolati in una gabbia con dieci leoni, ed avete solo un pistola con due pallottole?
Sparare all'avvocato. Due volte.

Qual'è la differenza fra un avvocato e un sacco di merda?
La canapa.

Soltanto gli avvocati e i cerebrolesi sono automaticamente esclusi dall'essere membri di una giuria.
Ci sara' un motivo.

Qual'è la differenza tra un avvocato e una troia?
Una troia certe cose non le fa.

Qual'è la differenza tra un'avvocato e una moglie?
Una moglie non vuole soldi per incasinarti la vita.

Qual'è la differenza tra un'avvocato e una moglie se ti chiami Sciuscia?
Tra pochi giorni, nessuna.









04 giugno 2010

Figurati se mi faccio scrupoli a pigliare per il culo un ritardato come Tarantino


Descrizione schematica della filmografia di Quentin per chi ha poco tempo da perdere (o ha abbastanza tempo da perdere, ma preferisce impiegarne una parte consistente su YouPorn).




Le Iene
Un manipolo di tizi senza fantasia nel vestire cerca di sistemarsi per la pensione con un colpo in una gioelleria. Purtroppo Tarantino incasina così tanto l'intreccio con la sua fottutissima narrazione non lineare, che la rapina va a puttane e tutti i tipi finiscono pistolettati, il tutto con una colonna sonora sulla quale non mi è venuta una battuta così al volo.

 Nella foto, un chiaro equivoco




Pulp Fiction
Un gruppo di capoccioni di Hollywood, avendo soldi da buttare, decide di finanziare un film sulla cultura pop con una trama che non parla di un cazzo, dialoghi che non parlano di un cazzo e una sceneggiatura, ok, quella sì, fica. Ma sciupata dal viziaccio di Tarantino di autoconvincersi di essere un buon attore per i suoi film. C'è in ogni caso il tempo di far pistolettare un gruppo di spacciatori coglioni da un paio di gangster.

John Travolta ci mostra quanto possa far male la droga




Four Rooms: "L'uomo di Hollywood"
Tarantino traduce in pellicola le sue ossessioni sessuali nei confronti di Tim Roth raccontandoci la storia di un regista deficente che scommette la sua auto contro il mignolo del suo miglior amico. Sono sicuro al cento per cento, inoltre, che anche se nel film non è mostrato, da qualche parte qualcuno viene pistolettato.

Spero non vorrai farmi credere che conoscevi questo film




Jackie Brown
Una vecchia baldraccona nera lo mette nel culo ad un trafficante d'armi da operetta e ad un Michael Keaton a suo agio nei panni dell'idiota di turno. Nel mezzo, per allungare la broda: Robert De Niro che si scopa Bridget Fonda, un corriere della droga nero ammazzato a pistolettate, Robert De Niro che pistoletta Bridget Fonda (nel senso non biblico del termine, stavolta).

Ok, forse non sarà il miglior film di Tarantino,
ma Bridget Fonda è proprio una passera




Kill Bill
Una volta paratosi il culo con la storia che i veri artisti rubano sempre dagli altri, Tarantino rigetta in questo film tutta la propria frustrazione adolescenziale per non essere stato il protagonista di "Kung-Fu" o lo sceneggiatore de "L'ultimo combattimento di Chen". Ne viene fuori una puttana pazza che gira il mondo nei panni di Uma Thurman vestita da Bruce Lee affettando e pistolettando gente a destra, a manca, ed ancora a destra, il tutto mostrando i piedi nudi, che sennò Quentin non può spararsi una sega durante il montaggio.

Kill Bill stravolgerà il vostro concetto abituale di
"affrontare da soli 88 gangster della mafia giapponese"




Sin City: "Un'abbuffata di morte" (scena del dialogo tra Jackie Boy e Dwigth)
Chiamato dal suo amante Robert Rodriguez a dirigere nemmeno tre minuti di film, Quentin non resiste, e ci regala un dialogo inconcludente tra un cazzone ed un cazzone con una rivoltella piantata nel cranio perché pochi minuti prima aveva sbagliato a pistolettare una troia.

- Ammazzami pure amico, la prossima scena è quella di Tarantino,
non ci tengo a restare vivo -




Grindhouse: "A prova di morte"
Uno stuntman pensionato ed astemio che assomiglia a Kurt Russel pensionato ed astemio si eccita solo se ammazza con la sua auto sgallettate pompinare da film di Hollywood. E fin qui, tutto regolare, figurati se vado a contestare i metodi che uno adotta per tirarsi una sega. Peccato che Tarantino decida di far pistolettare il protagonista da Rosario Dawson e da due non fiche, con finale a pestaggio "martial art style".

Adesso ha bisogno di strangolarle mentre guarda in macchina,
per farselo venire duro, il vecchio porco




Inglorious Basterds
Un plotone di soldati ebrei, stanchi di essere oggetto di barzellette xenofobe e sterminio nazista, si arma di tutto punto e comincia girare per le campagne francesi trucidando miltari tedeschi. Che altro? Ah sì, nel film ci sono delle fiche. Ah, e ovviamente molta gente viene pistolettata.

 Una delle scene più famose del film.
Per l'occasione, Brad Pitt ha addirittura recitato.