Nemmeno ci provo, a partire da lontano, che questa roba è già abbastanza lunga ed illeggibile così com'è. Quello che voglio dire è: MTV è una merda, è uno dei peggiori mostri che il ventennio televisivo di fine millennio abbia partorito. Ora, lo so al mondo ci sono cose più gravi, ma io non sono qui per fare discorsi troppo generali: io sono qui per gettare fango su MTV.
Mettetevi comodi e cercate di sopportare, io dal canto mio cercherò di fare la mia parte inserendo molte righe blank.
MTV non nasce per essere una emittente musicale. MTV è una multinazionale che vende spazi pubblicitari alle major label discografiche, e per questo la sua programmazione dipende solo da chi paga per mandare in rotazione un determinato video. E dato che in più vive in una situazione di effettivo monopolio, il lavoro da fare le risulta pure facile.
Lo spettatore di MTV compra un disco non perché gli piace, non perché apprezza l'artista, ma perché il dato brano in questione lo conoscono tutti. E lo conoscono tutti perché passa sempre su MTV.
David F. Wallace, in "Una cosa divertente che non farò mai più", dice:
"Negli spot rivolti ad un pubblico adulto, fanno vedere persone bellissime in un momento di felicità che rasenta l'illegale, con dialoghi che includono il nome di un certo prodotto, e si suppone che voi sogniate di essere proiettati nel mondo perfetto della pubblicità attraverso l'acquisto di quel prodotto... la vostra capacità d'azione e la vostra libertà di scelta devono essere manipolate, l'acquisto è presupposto del sogno: è il sogno che viene venduto, e non c'è nessun'altra proiezione vera e propria nel mondo della pubblicità".
Qualora vi sia mai capitato di sintonizzarvi su MTV (e vi è capitato, perché siamo nel 2009 e viviamo in quella parte di pianeta), ognuno di voi sa di che cosa parla Wallace. Basta aver visto un qualunque video.
Perché i video musicali non sono appunto nient'altro che pubblicità. Inserzioni pubblicitarie per vendere musica, per la precisione.
Qualcuno ricorda la locandina di non so quale album di Jennifer Lopez? In detta, sotto la consueta arrapante immagine della portoricana, ai geni del marketing che cosa venne in mente di scrivere? Se proprio non ci arrivate, se vi arrendete, ve lo dico. C'era scritto: "Il nuovo cd dell'artista più sexy del mondo". Qui, con questo semplice, tutto sommato stupidotto ed apparentemente innocuo slogan, i persuasori occulti gettavano con noncuranza la maschera. Basta con anni e anni di ipocrisie, pubblicitarie, sì, ma sempre ipocrisie. Pane al pane e vino al vino, finalmente: il nuovo CD di Jennifer Lopez voi ve lo dovete comprare non per la musica, non per i testi, non perché Fracazzo da Pamplona ci suona un ispirato assolo di calienti nacchere portoricane, no! Voi il CD di Jennifer Lopez ve lo dovete comprare perché Jennifer Lopez è una gnocca, punto. E qui entra in gioco il magico mondo di MTV. Perché insomma, quando voi leggete lo slogan lì sulla locandina a che pensate? Manco a dirlo, ai video con le chiappe di J.Lo, e il cerchio si chiude: Wallace, sogno venduto.

Un trippone con le Converse che si finge nudo e con un orsacchiotto sopra l'uccello
presenta un programma assieme a quella patonza di Megan Fox.
Wow, cos'altro si inventerà MTV per lasciarmi di stucco, la prossima volta?
MTV è il più grande polo mediatico per i giovani di tutto il mondo ed è, come già detto, l'agenzia pubblicitaria delle major label, ruolo nel quale è meravigliosamente efficiente. L'operazione attuata è la stessa di una qualsiasi multinazionale che deve vendere un prodotto dentro un certo mercato. Il target è la fascia di persone che, all'interno del detto mercato, spende la maggiore quantità di denaro: i giovani fra i 14 e i 25 anni. Forte della sua situazione di monopolio, MTV spinge per una crescente massificazione dei gusti e delle tendenze di questa fascia, con una logica consumistica, perché ovviamente più i gusti sono omologati e più è semplice la campagna (è lampante che sia più agevole pubblicizzare poche cose invece che molte).
Per vendere il prodotto, influenza i più giovani, definendone le scelte di consumo future. Perciò non è vero che MTV si limita a "seguire i desideri del pubblico e le sue scelte", tipico ritornello che i capoccia della rete (ma anche del resto delle televisioni commerciali) hanno imparato ad usare contro gli interlocutori sensati. È piuttosto vero il contrario: MTV determina le scelte del pubblico e ne indirizza i gusti e i desideri, in quanto a prodotti musicali, programmi televisivi, mode di vestiario e trend sociali. È essa che dice ai giovani qual è la musica "di qualità".
La strategia è quindi quella di instaurare una dittatura culturale per quanto riguarda l'intrattenimento giovanile e musicale, inglobando in sé tutto ciò che può essere utile per catturare la fetta più ampia possibile di giovani.
Queste scelte fanno sì che la musica, come prodotto culturale, perda sempre di più significato dal lato dei contenuti, diventando parallelamente immagine. E se la musica, che la senti con le orecchie, diventa immagine, che la vedi cogli occhi, qualcosa che non va ci deve essere.
L'incidenza del fenomeno è tangibile, negli ultimi anni, anche e soprattutto a livello di incremento dei prezzi di dischi e concerti. Un CD in media costa 20 euro, un concerto oltre i 30. La qualità è pessima: lungi dall'aver messo a disposizione al grande pubblico la musica di qualità, MTV ha fatto l'opposto: ha trasformato il mercato musicale in un supermercato dove si paga molto per aver un prodotto scadente.
L’aspetto più grave di questa operazione è però un altro, e cioè il come MTV si mascheri subdolamente da portabandiera di una cultura alternativa a quella del sistema. Il reato contestatole è quello di appropriarsi di culture "contro" per i propri fini, svuotando queste culture di qualsiasi contenuto. E' successo, ad esempio, con quello che MTV chiama Post-Punk(e chiariamo subito che i Joy Division non c'entrano un cazzo): oggi quasi tutti i giovani in giro per il mondo credono che il punk siano gli Offspring o i Sum41! Che ne direbbero i defunti Joey Ramone e Sid Vicious, pace all’anima loro? O con l'Hip-Hop ed il Gangsta-Rap, in cui l'edonismo e l'individualismo più sfrenati sono travestiti da musica "dura" e "da ghetto". Addirittura è successo con un genere storicamente di nicchia e sulle sue come il Metal (da piccolo mi hanno fatto credere per anni che i Poison – i Poison, cazzo! – fossero il gruppo più "duro" del Mondo).
MTV ha ormai raggiunto, di nascosto e in pochi anni, risultati di marketing che altre multinazionali avrebbero impiegato decenni per ottenere: ha costruito un'immagine di marca che gli dà il potere di influenzare direttamente il suo mercato di riferimento. Se la cantano e se la suonano, è proprio il caso di dirlo.
MTV è il fattore dominante del mondo della musica, nel quale dirige non solo l'attenzione del pubblico, ma anche degli altri media: i giornali di musica e i giornalisti musicali, da quando c'è lei, sono praticamente obbligati a seguirla, a seguire i suoi cantanti e i suoi programmi. Ne consegue un impoverimento della ricerca musicale e dell'approfondimento dei gusti, oltre ad un disinteresse per tutto quel settore della musica che non sia succube a questa logica.
Per mascherarsi da polo di un sistema di contro-valori indipendenti, MTV propone un'agenda di temi retorici e populisti che sbandiera in nome della propria immagine, ma che parallelamente nega nei suoi comportamenti.
Qualche esempio? Qualche esempio.
Da una parte si erge a favore della libertà di espressione, ma dall'altro censura le parole scurrili nei video, o le espressioni troppo forti ed estreme, o le scene di nudo dagli anime nipponici che manda in onda in quanto sono trendy.
L'argomento più strumentalizzabile per fare della facile retorica, poi, è chiaramente la cara vecchia ed insossidabile pace nel mondo. MTV usa spesso la Bandiera Della Pace, con l'intento di attirare coloro che si credono di sinistra o pacifisti... la tipica pace all'acqua di rose, insomma. Ma quando MTV usa la parola o i simboli della pace, lo fa sempre in modo ipocrita e populista, e sempre dal punto di vista dell'occidente: in America, si è rifiutata di mandare in onda degli spot contro la guerra, trasmettendo per un anno quelli per il reclutamento nell'esercito americano per la guerra in Iraq! Nel 2003 il premio nobel della presa per il culo l’hanno vinto con Colin Powell, che spiegò ad un folto gruppo di ragazzini la giustizia della guerra, rispondendo a domande pilotate da parte di giovani asiatici, arabi e africani, via SMS. Domande di giovani asiatici, arabi e africani occidentalizzati, chiaramente, non certo domande di giovani di Falluja che si son visti piovere addosso il napalm. Anche perché, dopo il napalm, hai poco da mandare SMS.
Un altro esempio è la campagna anti-fumo di MTV, sponsorizzata dalla Philip Morris, cristo!
Ancora? Ancora.
MTV si fa portabandiera dei diritti umani con la campagna "fight for your rights", ma contemporaneamente i suoi sponsor sono per il 90% multinazionali tra le più bastarde, fra cuiSony, Nestlé, Nike, Coca Cola, che con i diritti umani non hanno niente a che vedere, perché sfruttano bambini, inquinano l'ambiente, producono e vendono armi, fanno assassinare sindacalisti, controllano governi fantoccio nei paesi utilizzati per la delocalizzazione. Anche laMcDonald's è una delle principali aziende sponsorizzanti MTV, che infatti rifiutò spazi pubblicitari al film "Super Size Me", che parlava delle nefandezze dei fast-food.
MTV evita sempre di schierarsi, a meno che non si tratti di demagogia retorica e innocua, tipo: "I malvagi comunisti b irmani mettono la gente innocente in galera, negano i diritti di espressione, tutti dovrebbero potersi esprimere, tutti dovrebbero essere felici come noi, yeaaauuuuuuhhh!!!! Ed ora: pubblicità, restate con noi."
Si vantano di portare avanti campagne per la tolleranza razziale, ma ogni persona di colore che appare sulla loro rete è sempre un misogino illetterato con chili di oro addosso, che parla solo di culi e di party, e i cui principali valori sono gli addominali e gli ammortizzatori anteriori dell'hummer.
I programmi extramusicali sono dei cataloghi di stereotipi. I giovani che appaiono nei programmi di MTV sono gente che non studia ne' lavora, con il portafogli pieno e la testa vuota, e con un livello culturale agghiacciante. Le classi media e bassa non sono rappresentate, perché il messaggio è che il giovane occidentale medio deve sognare di diventare bello, ricco e californiano, altrimenti si sentirà respinto dalla società. In definitiva,MTV porta avanti l'invidia di classe, la propaga, addirittura la sponsorizza.
MTV è insomma portatrice di una cultura consumistica e falsamente alternativa, èun'alternativa al sistema che è prevista dal sistema stesso. In questo intento, fa leva sul desiderio di notorietà di ognuno, ed ogni riferimento a Warhol è puramente cercato. Ogni giorno ci sono infatti i trenta secondi di notorietà del popolo di MTV, vedi l'SMS del tipo:"Siamo Tipa_Figa e Me_La_tiro da Milano e abbiamo votato per Nek perché è un figoooo UUUUUUHYEAAHHAA!!!!!!!!"
Al di sotto di questi esempi lampanti, e guardatevi "TRL" per un po' di sociologia spicciola, ci sono una serie di effetti lobotomizzanti tesi alla più volte detta massificazione dei gusti.
L'obiezione scontata a quest’accusa, di solito è: "Ehi, ma MTV dà spazio anche a band alternative e indipendenti".
Ah-ah-ah, ecco la tipica visione ingenua del mondo.
Allora, breve spiegazione per chi fosse stato distratto dal culo di Shakira: su MTV non c'è alcuna differenza fra il prodotto esplicitamente commerciale e quello che dà ad intendere di non esserlo. Sono tutti al di sopra della linea di galleggiamento del mainstream. Un lampante esempio sono i Green Day, che rilasciarono un'intervista ad MTV in cui dicevano che con il loro album "American Idiot" si schieravano contro la lobotomizzazione che la televisione opera sui giovani - notare la finezza del messaggio subliminale che giunge allo spettatore sprovveduto: "Se MTV fosse una di queste tivù rimbecillenti non trasmetterebbe mai una simile intervista". Per quanto mi riguarda, per lo meno Briteny Spears è sincera e non vuole far credere a nessuno di essere contro lo status quo. Britney Spears è lo status quo, punto, altro che ribellarsi al sistema coi Tokio Hotel.
Due fiche si baciano sul palco agli MTV Music Awards
Minchia, MTV sì che è un'emittente con le palle
che va contro la cultura bigotta e conservatrice
dei nostri genitori! Yeaaaaah!
Fondamentalmente, insomma, è un circolo vizioso peggiore che in quadro surrealista: MTV vende spazi pubblicitari alle etichette discografiche; gli introiti decidono quali sono i gruppi da spingere per l'anno a venire; e via daccapo.
Durante la giornata i loro video passano sessanta volte. Il fruitore della rete, al quarto giorno di indottrinamento, si ritrova a canticchiare istintivamente la canzone. Il giorno dopo può essere che mandi un SMS on le "k" al posto delle "c" a un veejai trendy e chieda di poter vedere quel dato video. Da questo momento in poi parte un devastante effetto domino: il fruitore in qualche modo sente di aver partecipato ad una trasmissione televisiva "cool", quindi è contento, il video in questione aumenta ancora di più i suoi passaggi, le richieste per quel video continuano ad aumentare, le vendite del gruppo esplodono, ed i capoccia di MTV, per dare un colpo al cerchio ed uno alla botte, organizzano l'MTV Day.
Partecipano all’evento solitamente una decina gruppi, quelli che durante l'anno hanno avuto più successo, hanno venduto più copie di loro dischi o dei loro singoli. Grazie a cosa? Al loro valore? Può essere, ma, in larga parte, il loro successo è dovuto al passaggio ossessivo, martellante, di cui i loro video, ossia le loro pubblicità, hanno fruito all'interno della programmazione della rete televisiva.
In questo modo MTV premia il pubblico con il concerto gratuito delle sue star preferite (sono diventate tali grazie a MTV stessa), permettendo in realtà ai gruppi di fruire di un'ulteriore esposizione mediatica. E il cerchio è completo, tutto torna: i l circo della musica di plastica, la fiera del gusto indotto, l'acquisto compulsivo di un prodotto commerciale... insomma, un regalo interessato, come la cena che ti pago con la speranza di farmela dare a fine serata. Perché MTV, oltre al concerto gratis, ti regala anche ventiquattr’ore di musica gratis al giorno.E se accetti troppi regali da qualcuno, alla fine diventi la sua puttana.
All'MTV Day si può osservare una situazione tipicamente esemplificativa: se gli artisti cantano il singolo del video, tutti impazziscono e cantano le parole a memoria; poi, quando ci sono le canzoni di cui non esiste il video, nessuno le conosce, tutti sono spenti, disattivati, senza credito residuo.
Si assiste così all'ignobile spettacolo di questo concerto, dove l'ormai sterminata "MTV generation" si presenta e impazzisce per tutti quei gruppi che vede alla televisione, indipendentemente dal genere musicale, dalle canzoni, da cosa dicono i testi.
Perché MTV ha operato miracoli biblici nel campo dei gusti musicali! È riuscita nell’impresa di far amare contemporaneamente i Blink182 e Natalie Imbruglia, gli Incubus e Anastacia, i Subsonica e Geri Halliwell, i Depeche Mode e Tiziano Ferro. In pratica, propaga l'ignoranza musicale a tutti i livelli (se ti piace tutto è come se non ti piacesse niente).
Eppoi c'è sempre la fiera del messaggio giovanil-noglobal- sinistrorso-iperretorico, per cui si grida "No alla guerra!", "No alla dittatura in Nord Korea!", e altri slogan demagogici random, intervallati da spot di multinazionali finanziatrici di guerre civili in tutto il globo.
La qualità è scadente, ma questo non interessa al popolo di MTV, che vuole solo consumare, riconoscere il ritornello, cantarlo indipendentemente da cosa dice, scaricare la suoneria e fare urli senza senso per convincersi che nel mondo va tutto bene. Ma soprattutto, al popolo di MTV interessa apparire, possibilmente con un taglio di capelli figo.
A tutto questo aggiungiamo l'irritante questione dei VeeJai, fotomodelli sponsorizzati che non sanno niente di musica (li avessi sentiti una dico una cazzo di volta definire un gruppo quantomeno "orecchiabile" o "tecnico", invece che "cool" e "forte").
A tutto questo aggiungiamo il messaggio rimbecillente quotidiano.
Aggiungiamo che senza MTV nessuna band si sarebbe mai fatta sponsorizzare dalle marche di vestiti (tirata d’orecchie gigantesca ai Korn), perché non ve ne sarebbe motivo, se non dovesse comparire in TV sessanta volta al dì.
Certo, è vero, a volte ci sono video di gruppi validi; alle tre di notte è possibile che passino i Black Rebel Motorcicle Club; a volte ho visto roba degli Iron Maiden o addirittura degliHammerfall; Coppola è una persona intelligente (ammesso che lavori ancora per loro). Ma non è questo il punto, perché anche se il cento percento della programmazione fosse fatta di musica di qualità, il fenomeno sarebbe comunque preoccupante, dato che non è il livello musicale di per sé il punto (in fondo si tratta di gusti), ma il modus operandi.
Perché la questione è che la musica è una forma di espressione, e perciò non contano niente le classifiche e le vendite, ma conta tutto quello che è fatto con il cuore e con la testa. Pettinatura esclusa.
(Fine dell'arringa, tornate pure a cercare di battere il Barcelona in finale di Champion's con la difficoltà di PES settata su "Campione")
[Questa sfrantumatura a grana fine di coglioni è stata scritta "avvalendosi del principio del no copyright, e della creatività postmoderna", come ha già detto uno dei suoi tanti co-autori, ovvero trattasi di un libero copia&incolla di un testo che da quasi dieci anni, tra alterne modifiche, gira per il web, con tagli, aggiunte, considerazioni e chicche personali. Tutto questo per avvertire lettore_rompiballe che sì, lo so che non è tutta farina del mio sacco, quindi risparmiati di stracciare il cazzo più di quanto non l'abbia già fatto la lettura di questo mattone in calcestruzzo precompresso].